Sono accusati di avere fatto pressioni e minacce sul pentito Emanuele Mancuso per farlo ritrattare. Per questo motivo la procura generale di Catanzaro ha chiesto la conferma delle condanne dei 5 imputati (familiari del collaboratore di giustizia) coinvolti nel processo.

La vicenda giudiziaria si occupa anche della latitanza di Giuseppe Mancuso, fratello di Emanuele e figlio del boss Pantaleone Mancuso, alias “l’Ingegnere”. Altre due richieste di condanna – sempre in appello – sono arrivate per gli imputati che in primo grado sono stati giudicati con rito abbreviato: Nency Vera Chimirri, 30 anni, di Capistrano (già compagna di Emanuele Mancuso), per la quale la pubblica accusa ha chiesto la conferma della condanna a 4 anni, e Francesco Pugliese, 22 anni, di Zungri, nei cui confronti è stata chiesta la conferma della condanna a 6 anni.

Queste invece le altre cinque richieste di condanna per gli imputati giudicati in primo grado: 4 anni per Pantaleone Mancuso, di 62 anni, detto “l’Ingegnere” (padre di Emanuele); 1 anno e 8 mesi per Rosaria Del Vecchio, di 57 anni, di Nicotera (stessa pena in primo grado); 4 anni per Giovanna Del Vecchio, di 55 anni, di Nicotera (madre di Emanuele Mancuso e moglie di Pantaleone Mancuso detto “l’Ingegnere”, 1 anno e 8 mesi in primo grado); 3 anni e 6 mesi Desiree Mancuso, di 31 anni, di Nicotera (sorella di Emanuele Mancuso, assolta in primo grado); 7 anni per Giuseppe Mancuso, di 37 anni, di Nicotera (fratello di Emanuele, 5 anni e 6 mesi in primo grado).

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