Individuati i presunti responsabili dell'atto intimidatorio, compiuto a Mileto lo scorso mese di febbraio, ai danni dell'azienda Nice Costruzioni cui l'amministrazione comunale aveva affidato i lavori di rifacimento delle condotte per la raccolta delle acque bianche. Un furgone di proprietà dell'azienda, parcheggiato nei pressi di un istituto scolastico, era stato dato alle fiamme in pieno giorno. In seguito all'episodio, il titolare della ditta Pantaleone Benincasa aveva sporto denuncia ai carabinieri

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Come si diceva, le indagini avviate dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia hanno fatto luce sull'accaduto. I presunti autori dell'intimidazione sono noti alle forze dell'ordine. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbero dapprima avvicinato gli operai della ditta, con lo scopo di ottenere una percentuale del 3% dell’appalto in esecuzione e, a distanza di pochi giorni dal rifiuto dell’imprenditore di pagare la somma richiesta, avrebbero dato alle fiamme il furgone della ditta parcheggiato di fronte al cantiere, distruggendo il materiale edile presente sul luogo e causando danni anche alle vicine abitazioni, per fortuna senza feriti.

Gli elementi di prova raccolti hanno consentito alla Procura della Repubblica di richiedere e ottenere dal Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei presunti autori del grave atto intimidatorio. Il provvedimento è stato eseguito questa mattina dai Carabinieri della Stazione di Mileto nei confronti di uno dei due presunti responsabili mentre il secondo, al momento irreperibile, è al momento ricercato.

Segnalata all’autorità giudiziaria la posizione di una terza persona, che durante gli accertamenti avrebbe reso dichiarazioni mendaci agli inquirenti per sviare le indagini.