A parlare è il procuratore Ottavio Sferlazza: «Operazione importante che assicura alla giustizia personaggi senza scrupoli, sia caporali di origine africana sia datori di lavoro titolari di aziende agricole»
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«C'è compiacimento per un'operazione che ha posto fine ad un fenomeno terribile di sfruttamento. Rimane però l'amarezza di dovere prendere atto ancora una volta della funzione supplente che la magistratura svolge e registriamo l'assenza di scelte politiche che dovrebbero risolvere e prevenire questi fenomeni assicurando a questa gente condizioni di vita dignitose che potrebbero esporli a minori pericoli».
A dirlo il procuratore di Palmi Ottavio Sferlazza dopo gli arresti di stamani per sfruttamento di migranti e favoreggiamento della prostituzione.
«Si è trattato di un'operazione importante - ha aggiunto Sferlazza - perché ha consentito di assicurare alla giustizia personaggi senza scrupoli, sia caporali di origine africana sia datori di lavoro titolari di aziende agricole nella piana di Gioia Tauro.
A distanza di anni, dopo i morti che ci sono stati nelle varie tendopoli e baraccopoli per gli incendi a tutti noti - ha concluso il procuratore di Palmi - purtroppo dobbiamo registrare che questo fenomeno di sfruttamento continua, sicuramente alimentato e favorito dalla situazione di degrado in cui questa gente continua a vivere ormai da anni».