Sono stati identificati grazie alle testimonianze di alcuni clandestini che li hanno indicati come come coloro che hanno condotto l’imbarcazione durante il viaggio dalla Turchia
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Nel corso della tarda serata del 5 febbraio gli agenti della Squadra Mobile di Crotone hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria due presunti scafisti.
Le indagini si sono protratte senza sosta sin dallo sbarco avvenuto in data 2 febbraio 2025 quando sono stati scortati dalla Capitaneria di Porto fino al porto di Crotone i 130 migranti (29 uomini, 19 donne, 25 minori di nazionalità afgana; 7 uomini, 1 donna, 1 minore di nazionalità irachena; 32 uomini, 7 donne, 3 minori di nazionalità iraniane e 6 uomini di nazionalità pakistana). Questi sono stati da subito soccorsi da personale sanitario e condotti dal personale della Questura di Crotone presso il Regional Hub di Isola Capo Rizzuto per le attività di identificazione.
L’articolata attività, condotta dal personale della Squadra Mobile della Questura di Crotone, con il coordinamento della Procura della Repubblica, volta all’identificazione dei soggetti responsabili dei trasferimenti dalla Turchia fino alle coste calabresi si diramava sia a ricostruire le fasi dell’iter utilizzato dagli scafisti in territorio estero che le modalità di traversata e sbarco nelle coste italiane.
L’attenzione degli investigatori si è concentrata in particolare su due persone che dichiaratisi di nazionalità afghana e certi di essere favoriti dal silenzio dei clandestini, insospettivano gli investigatori in quanto non comprendevano la lingua di quel paese e, inoltre, da un esame effettuato sull’apparecchio telefonico di uno dei due soggetti è stato trovato un messaggio di testo, al vaglio degli investigatori, nel quale veniva utilizzata una lingua diversa da quella da loro dichiarata.
Successivamente, avendo raccolto elementi di prova a loro carico, l’assunto investigativo veniva suffragato dalle testimonianze di alcuni migranti che hanno confermato l’identità degli scafisti come coloro i quali avevano condotto l’imbarcazione durante il viaggio dalla Turchia.
Pertanto si è proceduto al fermo dei due scafisti afgani, i quali sono stato trasferiti in carcere e posti a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone.
Le indagini sono in corso al fine di acquisire ulteriori elementi.