Quello di oggi pomeriggio è solo l'ultimo di una serie di diversi sbarchi avvenuti nelle ultime ore nella provincia (ASCOLTA L'AUDIO)
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Sbarcati al porto di Reggio Calabria 56 giovani migranti di nazionalità pakistana, afghana ed egiziana. Qualcuno proviene dal Bangladesh. Tra loro tre donne. Non ci sono bambini ma ci sono minori. Sono stati soccorsi al largo di Capo Spartivento, nelle acque ioniche reggine, dove è avvenuto il trasbordo, da una barca a vela non più in condizioni di viaggiare, sul pattugliatore della Guardia di Finanza.
Eseguita la somministrazione del tampone a cura della Croce Rossa e il triage sanitario all’interno di una tenda del ministero dell’Interno montata poco prima dell’approfondimento. Il porto di Reggio Calabria, infatti, continua a non essere attrezzato per la prima accoglienza. Oggi, mancano anche i bagni chimici.
Sul posto forze dell'ordine, l’infaticabile medico Enzo Romeo, Croce Rossa, Guardie Ambientali d'Italia e volontari del Coordinamento diocesano Sbarchi.
C’è anche ancora incertezza su dove saranno trasferiti al termine del controllo sanitario e su dove avranno luogo le attività di fotosegnalamento ad opera della Questura. È in piedi l’ipotesi dell’impianto sportivo conosciuto come Palloncino in zona stadio Granillo, dove però domani sono attesi oltre settemila tifosi per la partita della Reggina. In due giorni, con l’arrivo di oggi, sbarcati nel reggino oltre ottocento persone in fuga da miseria e violenza.
Questa mattina oltre 300 i migranti intercettati al largo dello Ionio e sbarcati poi a Crotone. E sempre nelle ultime ore sono stati sottoposti a fermo tre presunti scafisti degli sbarchi del 19 e 20 ottobre avvenuti a Roccella Jonica e Bova Marina nel giro di 48 ore.