Il Riesame di Catanzaro annulla anche l’ordinanza cautelare emessa nei confronti del presunto reggente degli “zingari” di Cassano Ionio, accusato del reato di tentata estorsione mafiosa in concorso con Federico Faillace. Genovese rimane in attesa di giudizio
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Su richiesta degli avvocati Rossana Cribari e Gianfranco Giunta, il tribunale del Riesame Catanzaro ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa nelle scorse settimane dal tribunale distrettuale di Catanzaro, nei confronti di Leonardo Abbruzzese, a seguito delle indagini svolte dalla Dda di Catanzaro, coordinata dal procuratore Nicola Gratteri. Medesimo provvedimento aveva interessato Federico Faillace.
Secondo l’assunto accusatorio, Leonardo Abbruzzese e Federico Faillace, presunti reggenti dei clan di ‘ndrangheta degli “zingari” e dei Forastefano di Cassano Ionio, avrebbero chiesto il “pizzo” all’imprenditore Sposato (senza ottenere quanto preteso) la cui azienda è stata vittima di una grave intimidazione avvenuta il 2 luglio scorso nel cantiere situato a Francavilla Marittima. Atto intimidatorio che aveva riguardato la distruzione di alcune betoniere, parcheggiate all’interno dell’azienda.
Il Riesame, tuttavia, ritiene che gli accertamenti degli investigatori non siano sufficienti a dimostrare il presunto coinvolgimento di Leonardo Abbruzzese e Federico Faillace, nella vicenda oggetto di contestazione, evidenziando (di conseguenza) la non sussistenza delle esistenze cautelari.
Tutto ciò avviene nonostante la pubblica accusa, nel corso dell’udienza tenutasi di recente a Catanzaro, avesse integrato la documentazione circa la dinamica degli eventi e le modalità secondo cui sarebbero state avanzate le presunte richieste estorsive ai danni dell’azienda Sposato.
Rimane in carcere invece Francesco Genovese, in attesa che la sua posizione venga valutata anch’essa dal tribunale del Riesame di Catanzaro.