«Abbiamo la possibilità di fare studiare quei ragazzi che nelle graduatorie nazionali non risultano idonei ad entrare a Medicina in Calabria. Così evitiamo che questi ragazzi vadano a finire in Albania, in Bulgaria con un aggravio economico per le famiglie». Così il rettore dell'Università Magna Grecia di Catanzaro, Giovambattista De Sarro, ha voluto chiarire i termini della convenzione con l'Università Link per l'avvio di un corso interateneo a Crotone che in questi giorni ha fatto molto discutere e che ha provocato anche la levata di scudi dell'Unical di Cosenza.

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«Diamo una ulteriore possibilità ai nostri ragazzi, i quali all'estero ottengono un titolo non riconosciuto. Al contrario, quello che conseguiranno qui sarà riconosciuto. Quindi, veniamo incontro alle necessità del territorio offrendo la possibilità di studiare qui», ha aggiunto il rettore dell'Umg nel corso di una conferenza stampa convocata ad horas nel pomeriggio.

«Noi garantiamo con i nostri docenti una formazione analoga agli altri, diamo la possibilità ai ragazzi se vogliono tentare al secondo anno di poter rientrare nel contingente nazionale, altrimenti faranno un percorso che si fa a Durazzo, in Albania».

In riferimento alla presa di posizione del senato accademico dell'Unical, il rettore dell'Umg ha dichiarato: «Il senato dell'Unical non ha capito il significato di questa convenzione», precisa De Sarro. «Questa iniziativa non interessa il contingente nazionale dei ragazzi idonei ma tutti gli altri che vanno all'estero, qualcuno in qualche università privata».

A Crotone ha inoltre garantito il rettore esisterebbero le condizioni strutturali per attivare il corso di laurea interateneo: «Alcune strutture fanno già parte della rete formativa delle nostre scuole specializzazione. Noi garantiamo da un lato la competenza del nostro ateneo, dall'altro c'è un investitore disposto - se la cosa andrà a buon fine - ad investire nell'area di Crotone».

Secondo quanto riferito, l'investimento da parte dell'università privata ammonterebbe a 5 milioni di euro. L'operazione dovrebbe contare sulla presenza di 26 docenti: «Questi docenti non li puoi acquisire nel corso del tempo ma devono essere pronti già da ora perché l'Anvur dovrà valutare l'idoneità del corso. Non credo che sia stata una forzatura - ha poi aggiunto - sono state fatte riunione del Coruc anche nella massima emergenza a 24 ore perché si arriva spesso all'ultimo momento a presentare i corsi di laurea».

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«Noi abbiamo un problema, su 26 docenti 13 li deve fornire l'Umg. I nostri possibili soci devono bandire i concorsi a novembre, non li possono bandire a gennaio, si tratta di un corso molto articolato dove cerchiamo di tutelare la nostra attività con i ragazzi, dall'altro garantire un grosso investimento per il quale servono almeno le basi da cui partire».

Domani è attesa la riunione del Coruc che dovrà esprimersi sull'attivazione del corso di laurea interateneo: «Io penso che come tante altre volte dovremmo discutere dell'importanza di investire e sulle ricadute che ci saranno. Non tocchiamo i posti di nessun ateneo, tutti hanno garantiti i loro studenti. Abbiamo un plus di formazione che serve al territorio. Alla fine Catanzaro, rimane al centro della formazione di tutto il territorio perché anche Catanzaro è impegnata nella nascita di una piccola succursale a Crotone».