Maxi-sequestro di cocaina nel Reggino. In particolare, i carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, supportati dai militari dello Squadrone eliportato cacciatori “Calabria”, hanno effettuato una perquisizione presso un’azienda situata in Candidoni.

La droga nei sacchi di pellet

Durante le operazioni di perquisizione, all’interno e nelle vicinanze di un capannone, sono stati rinvenuti, abilmente occultati in numerosi sacchi contenenti combustibile pellet, ben 266 panetti di cocaina, per un peso complessivo di 285 kg circa. In manette è finito un rosarnese, 40 anni, che non ha dato spiegazioni sulla provenienza dello stupefacente.

Avrebbe fruttato 23 milioni di euro

Tenuto conto del quantitativo ingente, si ritiene che le analisi che saranno condotte sullo stupefacente, confermeranno l’elevata purezza della cocaina: al riguardo, considerando un prezzo medio che al dettaglio arriva a circa 80 euro al grammo, per lo stupefacente sequestrato dai Carabinieri di Gioia Tauro si stima un importo complessivo pari a quasi 23 milioni di euro, il tutto non valutando la pressoché totale certezza che la droga potesse essere “tagliata” con altre sostanze, prima di venderla all’acquirente finale su strada. L’arrestato, al termine delle formalità di rito è stato trasferito nella casa circondariale di Palmi e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il sequestro, si colloca tra quelli più importanti operati dai Carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro negli ultimi anni.