Si sono costituti i ministeri dell’Interno, della Giustizia, della Salute, delle Infrastrutture. Saranno parti civili anche il fratello di Maria Chindamo, l'imprenditore Domenico De Lorenzo e il manager sanitario Massara (che è anche imputato)
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Sono state ammesse oggi dal gup di Catanzaro Piero Agosteo le parti civili che hanno chiesto di costituirsi nell’ambito del processo Maestrale-Olimpo-Imperium del quale in questi giorni si sta celebrando, nell’aula bunker di Lamezia Terme, la fase preliminare.
Sono numerose le parti offese che hanno chiesto di costituirsi contro le cosche vibonese e i loro sodali. Tra queste vi sono parecchi enti pubblici tra i quali la Presidenza del Consiglio dei Ministri, i ministeri dell’Interno, della Giustizia, della Salute, delle Infrastrutture, tutti rappresentati dall’Avvocatura dello Stato. Vi sono poi la Regione Calabria, la provincia di Vibo Valentia, le Prefetture di Vibo e Reggio Calabria, le Camere di Commercio di Catania, Vibo Valentia, Milano, l’Agenzia delle entrate e l’Inps. Ammessa anche l’Asp di Vibo che si è costituita parte civile contro gli imputati Cesare Pasqua, ex capo dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Vibo Valentia, l’imprenditore Clemente Mazzeo, Luciano Alfonso, ex dirigente sanitario della casa circondariale di Vibo ed ex direttore dell'ufficio Protezione e Prevenzione Aziendale dell'Asp di Vibo, Domenico Colloca, presunto esponente della ‘ndrina di Paravati, Maria Vittoria Errigo, dietista-nutrizionista dell’Asp.
Nutrito anche il numero dei Comuni che si sono costituiti parte civile. Tra questi vi sono Vibo Valentia, Tropea, Briatico, Filandari, Sant’Onofrio, Filogaso, Parghelia, Drapia, Limbadi, Mileto, Cessaniti, Maierato, Spilinga, Ricadi, Nicotera, San Calogero, Marcellinara, San Costantino, San Gregorio d’Ippona, Pizzo, Soriano Calabro, Sorianello, Stefanaconi, Zungri, Ionadi e anche i Comuni di Catanzaro e Cittanova.
Parte civile il fratello di Maria Chindamo
Ammessa la costituzione di parte civile di Vincenzo Chindamo, fratello della scomparsa Maria Chiandamo della cui morte è accusato l’imputato Salvatore Ascone che deve rispondere di omicidio e di distruzione di cadavere poiché avrebbe dato il corpo della vittima in pasto ai maiali e triturando i resti del corpo con la fresa di un trattore.
Ammesse anche le costituzioni dell'imprenditore Francesco De Nisi, che avrebbe subito una tentata estorsione da parte di Diego Mancuso, Davide Surace, Paolo Ripepi, Gianfranco La Torre, Giuseppe Antonio Accorinti e Costantino Gaudioso.
Parte civile anche l'imprenditore Domenico De Lorenzo, il quale avrebbe subito estorsione da parte di Domenico Mancuso, Pasquale Scordo e Gaetano Muscia.
Costituiti parte civile anche l’ex politico e manager sanitario Francesco Talarico e Francesco Tiburzio Massara (quest’ultimo è anche imputato) perché avrebbero subito minacce di morte da parte di Cesare Pasqua.
Accolta anche la costituzione della Tt Hotels Italia srl, gestore del villaggio Tui Magic Life di Pizzo che avrebbe subito vessazioni da parte della cosca Accorinti di Briatico con l’avallo degli imprenditori Francescantonio ed Emanuele Stillitani.
Gli abbreviati
Al momento sono 36 gli imputati che hanno chiesto il rito abbreviato, su un totale di 284 posizioni. Si tratta di Antonio Accorinti, Liciano Marino Artusa, Concetta Ascone, Rocco Ascone, Onofrio Barbieri, Sabrina Benincasa, Domenico Bevilacqua, Claudio Fiumara, Ottavio Galati, Antonio Leone Grasso, Biagio Grasso, Gianluca Guerino, Massimo Guerino, Giovanni Izzo, Fernando La Monica, Francesco Mancuso, Giuseppe Mangone, William Mc Manus, Assunto Natale Megna, Giuseppe Daniele Megna, Sandro Melluso, Nicolae Laurentiu Gheorghe, Francesco Orecchio, Giuseppe Preiti detto Pino, Nicola Preiti, Antonio Prenesti, Francesco Prostamo alias “U Zorru” classe ’88, Francesco Prostamo classe ’77, Giuseppe Prostamo alis “Giubba”, Nazzareno Prostamo alias “Buttafuoco”, Francesco Rombolà, Davide Surace, Rocco Angelo Tritto, Vincenzo Valentini, Daniele Vatano.
Il gup ha, inoltre deciso di rinviare gli atti al pm per quanto riguarda la posizione di Francesco La Rosa per omessa notifica dell’avviso di conclusione indagini.
L'udienza proseguirà il prossimo 18 dicembre con la formalizzazione di altre richieste sulla scelta del rito e la discussione del pm della Dda di Catanzaro.