Boom di iscrizioni al Severi di Gioia Tauro, e la carenza di aule costringe gli studenti dell’indirizzo Nautico a frequentare i corsi in orari pomeridiani, suscitando la protesta dei genitori. Inizio d’anno tra le polemiche, quindi, perché la soluzione tampone trovata non piace visto che molti ragazzi arrivano da paesi che non sono collegati con i mezzi pubblici a quell’ora. Si scopre che il corto circuito, in una delle scuole d’eccellenza della Regione – con 7 indirizzi attivati, 11 prime classi formate quest’anno – è dipeso da una sottovalutazione della Città metropolitana che, dopo aver subito nel gennaio scorso lo sfratto dai locali privati presi in affitto, non è riuscita a indicare altre soluzioni. Quella attuale, ovvero il tempo prolungato, è però una soluzione tampone, visto che l’ente sovracomunale – anche qui tra le proteste dei genitori – ha individuato nuovi locali dove trasferire le classi successivamente: solo che si trovano in un’altra scuola e in un paese, Taurianova, che dista una ventina di chilometri da Gioia Tauro.