Il sindacato lancia l'allarme sulla carenza di personale nell'ospedale bruzio e punta il dito anche sui turni: «Molti non fruiscono dei riposi spettanti e sono chiamati a svolgere straordinari e turni di reperibilità»
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La denuncia della segreteria generale della Cgil di Cosenza e della Funzione Pubblica del sindacato riguarda il corretto funzionamento del blocco operatorio dell'ospedale dell'Annunziata dove, sostengono i rispettivi segretari Massimiliano Ianni e Alessandro Iuliano, la carenza del personale infermieristico metterebbe a rischio i pazienti sottoposti ad intervento. Una situazione acuita anche dall'addio di Andrea Denegri, primario della chirurgia toracica al quale erano state attribuite per un certo periodo pure le funzioni di coordinatore organizzativo del blocco operatorio. Denegri però ha scelto di trasferirsi a Cuneo. Dimissioni maturate già a settembre dello scorso anno e passate abbastanza in sordina.
Tutti vogliono andare via
Per la Cgil l'esigenza di incrementare il numero di interventi chirurgici per abbattere le liste d'attesa e sostenere la produttività, mal si concilia con il numero degli infermieri in servizio. Sono ventisette. In quattordici hanno, in polemica con il commissario Vitaliano De Salazar, chiesto trasferimento ad altro reparto e, a quanto pare, due di loro sono stati accontentati per cui la formazione si è ancora di più assottigliata. Vi sarebbe l'intenzione dell'azienda di procedere a breve con l'ingaggio di nuove professionalità attingendo a graduatorie concorsuali già disponibili, con contratti a tempo determinato di 12 mesi, ma restano i dubbi legati alla mancanza di esperienza «perché le competenze richieste nel blocco operatorio sono diverse rispetto a quelle necessarie per lavorare in altre unità operative» ha detto al nostro network il segretario generale delle Fp Cgil Alessandro Iuliano.
Riposare è una chimera
L'altro elemento sollevato dalla Cgil è il mancato rispetto del contratto rispetto agli orari di servizio, tanto da spingere il sindacato ad informare l'ispettorato del lavoro: «Abbiamo verificato che molti infermieri non fruiscono dei riposi spettanti e sono chiamati inoltre a svolgere straordinari e turni di reperibilità - ha chiosato Iuliano - Un logorio che a lungo andare influisce sulla capacità di agire in maniera efficiente, generando condizioni di stress ormai non più sopportabili che mettono a rischio anche i pazienti».