I familiari di una donna di 57 anni, deceduta nella serata di ieri 20 luglio nel pronto soccorso dell’Annunziata di Cosenza, hanno presentato denuncia al posto di polizia del nosocomio, per chiedere l'accertamento di eventuali responsabilità mediche. Secondo quanto si è appreso, erano arrivati al triage nella mattinata con la loro congiunta, sofferente di una patologia allo stadio terminale. Quando è sopraggiunta la morte, circa dieci ore dopo il loro ingresso in ospedale, alcuni di loro avrebbero vivacemente protestato con il personale di turno, danneggiando anche alcune suppellettili, tanto da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine per riportare la calma.

L'hospice e le cure palliative

Subito dopo hanno depositato l’esposto. La vicenda accende i fari sul funzionamento degli hospice, le strutture sanitarie per la somministrazione delle cure palliative e delle terapie del dolore. In provincia di Cosenza, in attesa del completamento dei lavori già avviati al Santa Barbara di Rogliano, operano solo due reparti: uno pubblico a Cassano allo Jonio, l’altro in una clinica privata convenzionata a Montalto Uffugo, dove sono disponibili dieci posti. Secondo quanto si è appreso la donna era impiegata nella Azienda Ospedaliera di Cosenza.