Falsità in atto pubblico. È questa l'ipotesi di reato dietro l'avviso di garanzia recapitato dai Carabinieri al sindaco di Maida Salvatore Paone e ad altri amministratori del comune Lametino. Al centro dell'indagine la delibera del 3 aprile scorso con il quale l'ente ha chiesto alla Regione il riconoscimento dello stato di calamità naturale per gli eventi atmosferici del 25 e 26 marzo. Stando però alle ipotesi accusatorie i contenuti dell'atto - finalizzato all'ottenimento di finanziamenti pubblici - non corrisponderebbero al vero. Da qui l'apertura delle indagini e il sequestro di atti e documenti comunali. Nei prossimi giorni verranno sentiti gli indagati.

Paone: «Fiducia nelle indagini»

La notizia è stata confermata anche dallo stesso primo cittadino Paone: «In quanto destinatario dell’informazione di garanzia -afferma -ripongo piena fiducia negli accertamenti che l’Autorità Giudiziaria andrà a condurre, consapevole che verrà accertata la correttezza del mio operato, motivato dall’allarme che tali eventi hanno destato nella popolazione e dalla constatazione delle gravi conseguenze dannose che le intense precipitazioni hanno provocato. Confido nel chiarire la mia posizione nel più breve tempo possibile.».