Il sindaco sospeso torna a parlare della sua città: «Più la colpiscono più la rendono mitica, proprio come Troia»
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
«Non vogliono uccidere me, ma Riace. Vorrebbero cancellarne la storia e farla scomparire dentro la sua geografia, in fondo alla montagna calabrese. Ma sta succedendo il contrario. Tutti capiscono che Riace non era mai stata così viva». Ad affermarlo è il sindaco sospeso di Riace, Mimmo Lucano, ideatore di un nuovo modello di accoglienza dei migranti. «Ci sono fondazioni che si sono fatte avanti offrendo aiuti e soldi - ha spiegato Lucano - più colpiscono Riace più la rendono mitica, proprio come Troia».
«Con i famosi 35 euro qui abbiamo creato laboratori artigiani, un asilo nido plurietnico, una scuola, presidi medici, un ristorante» ha ricordato il sindaco. «Certo che ho fatto errori, ma è falso che sono metà cavaliere e metà bandito. Il Lucano che raccontano non esiste: mi chiamo Mimì, non Mimmo».