VIDEO | Presentato un nuovo componente dell'equipe medica, l'elettrofiosologo Riccardo Cappato. Rapporti ancora tesi con l'Asp che intanto nomina un avvocato per resistere in giudizio davanti alla Corte dei Conti anche se il processo per danno erariale ancora non c'è
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«Riprendiamo le attività finalmente dopo un anno di vessazioni». Così il presidente del Cda del Sant'Anna Hospital, Giovanni Parisi, questa mattina nel corso di una conferenza stampa durante la quale sono stati illustrati i progetti per il futuro della clinica privata dopo lo scongelamento dei conti correnti deciso dall'Asp di Catanzaro che ha revocato il pignoramento del valore di 17 milioni e mezzo di euro, derivanti da doppi pagamenti.
La ripresa dell'attività chiururgica al Sant'Anna
«Abbiamo ripreso tutte le attività, compresi gli interventi complessi di cardiochirurgia. Contiamo di tornare a pieno regime entro fine mese» ha riferito ancora Parisi che ha presentato il nuovo ingresso nell'equipe del professor Riccardo Cappato, elettrofiosolo e specialista nel trattamento delle aritmie cardiache. «Un elettrofiosologo di fama internazionale e di indiscussa capacità e ciò ci inorgoglisce». Il professionista farà parte del progetto che riparte dopo un periodo particolarmente travagliato nei rapporti con l'azienda sanitaria provinciale.
I rapporti tra Sant'Anna e Asp di Catanzaro
«I rapporti non sono ancora completamente fluidi - ha rimarcato il presidente del Cda - ma stiamo andando verso una normalizzazione. Noi siamo partner dell'Asp e abbiamo traguardi da raggiungere assieme: dobbiamo fermare l'emigrazione sanitaria, dobbiamo innalzare il livello dei lea e tutto ciò va fatto mettendo in campo sinergie positive». Qualche frizione infatti resta, ad esempio la delibera approvata nei giorni scorsi dal direttore generale ff, Ilario Lazzaro, attraverso cui l'ente ha deciso di affidare un incarico ad un avvocato esterno per la costituzione nell'eventuale giudizio che la Procura della Corte dei Conti potrebbe formalizzare formulando un accusa di danno erariale.
Chiesta la revoca della nomina del'avvocato
«Non esiste alcun giudizio da parte della Corte dei Conti. Io questa cosa ho avuto modo di riferirla al dottor Lazzaro dicendo che è stato preso un abbaglio perché costituirsi in un giudizio che non c'è credo che non sia legittimo. In tal senso ho consigliato spassionatamente al dottor Lazzaro di revocare la delibera». Il riferimento è all'invito a dedurre notificato lo scorso settembre dalla Procura della Corte dei Conti a sette persone - tra funzionari dell'Asp ed ex vertici del Sant'Anna - che potrebbero essere citati in un giudizio di responsabilità contabile per un danno erariale di oltre 17 milioni e mezzo di euro.
I doppi pagamenti effettuati dall'Asp di Catanzaro
Il caso riguarda i doppi pagamenti che l'Asp di Catanzaro ha effettuato nei confronti della società di cartolarizzazione Opera Spv per crediti non dovuti o già saldati. In sintesi, nel luglio del 2014 il Sant'Anna Hospital aveva ceduto crediti vantati nei confronti dell'Asp alla società di factoring che attraverso una sistematica aggressione alle casse dell'ente era riuscita a pignorare importi direttamente al tesoriere per un valore appunto di 17 milioni e mezzo, dichiarati però nel 2017 non dovuti dalla Corte d'Appello di Catanzaro.
La giravolta del pignoramento al Sant'Anna
Ad agosto l'Asp di Catanzaro - all'epoca retta da una terna prefettizia dopo lo sciogimento per infiltrazioni mafiose - era riuscita ad ottenere il pignoramento delle somme congelando i conti correnti del Sant'Anna Hospital, procedura poi revocata dall'attuale direttore generale ff, succeduto alla commissione prefettizia, con una rinuncia e una dichiarazione d'estinzione della procedura esecutiva.
Gravi negligenze
L'invito a dedurre oltre che agli ex vertici del Sant'Anna Hospital è stata notificata anche ai funzionari dell'Asp che dal 2014 e fino al 2016 non si sono opposti ai continui pignoramenti azionati dalla società di factoring per ottenere il recupero dei crediti. Nella puntuale ricostruzione realizzata dal Nucleo di polizia economica della Guardia di Finanza di Catanzaro si parla «di macroscopiche negligenze e dell'inosservanza dei più elementari doveri richiesti alla posizione di responsabilità ricoperta dai dirigenti» che hanno impedito di neutralizzare le indebite azioni esecutive.
Al Sant'Anna tesoretto da 30 milioni di euro in crediti
Seppellita solo in parte l'ascia di guerra, ora la clinica privata torna ad investire ma con un tesoretto ancora da riscuotere dall'Asp di Catanzaro: «Circa trenta milioni - ha confermato Parisi - di prestazioni assistenziali rese e riferibili anche al contratto 2020 sottoscritto nel settembre 2021 con l'Asp». Nella giornata di ieri infine primo incontro istituzionale con i vertici dell'Asp e il dirigente generale del dipartimento Tutela della Salute, Iole Fantozzi: «Un incontro velocissimo ma ci siamo ripromessi di discutere tutte le problematiche e delle prospettive del Sant'Anna». L'obiettivo è l'inserimento della clinica privata nella rete dell'emergenza-urgenza.