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«Ho chiesto aiutatemi, per favore, aiutatemi!»… Blizzy, venticinque anni, le ferite sul viso, sul corpo e nel cuore. Parla dall’Osservazione breve intensiva dell’ospedale Jazzolino.
La sua era tra le quasi 1200 anime approdate martedì mattina a Vibo Marina. Uno sbarco, l’ennesimo, che ha messo questa striscia di Calabria di fronte ad una emergenza umanitaria senza precedenti. «Mi hanno colpita all’occhio, mi hanno tirato dai capelli, mi hanno colpito alle braccia» ha raccontato ancora scossa.
Qui, dove nella carezza di un infermiere riscopre l’animo gentile di una terra di pace che accoglie i disperati, la ragazza racconta quel che le hanno fatto, nel corso di un’odissea di violenza, iniziata per cercare un futuro che nella terra natia era impossibile. «Sono stata costretta a venire qui in Italia. Non avevo altra scelta».
La giovane subirà nei prossimi giorni anche un intervento chirurgico all'occhio. Le ferite sul corpo guariranno. Quelle dell’anima forse mai.