I consultori familiari della Locride sono a rischio chiusura. A lanciare l’allarme è Rubens Curia, portavoce di Comunità Competente, che a Locri in un incontro con la stampa ha fatto il punto della situazione sulle strutture sanitarie messe in ginocchio dalla carenza di organico e tra le più penalizzate dal piano di rientro con servizi depotenziati.

Istituiti con la legge del 29 luglio 1975, ii consultori intervengono in sostegno alle famiglie in difficoltà, offrendo supporto sanitario e psicologico. All’interno operano diverse figure professionali dell'area sanitaria, sociale ed educativa, che possono variare in base ai bisogni specifici del territorio.

«Nella Locride abbiamo 7 consultori familiari sulla carta, ma carenti di personale – ha espresso Curia - Poiché in questo momento i commissari devono emanare gli atti aziendali, all’interno è necessario un piano di assunzione attraverso i fondi del Decreto Calabria, finanziamenti da utilizzare al più presto».

All’appello di Comunità Competente hanno risposto 86 associazioni regionali e, da qualche settimana, anche gli amministratori locali. «Bisogna avere rispetto per i cittadini della Locride – è il commento del sindaco di Locri Giovanni Calabrese - Continueremo a combattere una battaglia di civiltà. Gli amministratori sono disponibili a confrontarsi con l’Asp e risolvere i problemi, ma – ha concluso - è impensabile risolverli se non si conoscono le situazioni sul territorio».