Chiara Jaconis, da anni residente in Veneto, trascorreva nella città di Zaleuco le sue vacanze. Il messaggio di cordoglio della squadra di calcio locale: «Una giovane vita spezzata in circostanze inaccettabili che lasciano un vuoto incolmabile nel cuore di tutti coloro che l’hanno conosciuta»
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Chiara Jaconis non ce l’ha fatta. È morta per le gravi ferite riportate la 30enne padovana ma di origini locresi colpita domenica pomeriggio alla testa da una statuetta caduta da un balcone nel centro di Napoli.
La giovane si trovava in via Sant’Anna di Palazzo, ai Quartieri Spagnoli, per un ultimo giro prima del ritorno a casa previsto nella serata di domenica con un volo in partenza dall’aeroporto di Capodichino. Sull’episodio indaga la polizia.
La ragazza, da anni residente in Veneto, è originaria di Locri ed era solita trascorrere nella città di Zaleuco le sue vacanze estive. Dolore e sgomento per la prematura scomparsa di Chiara sono stati espressi dal Locri Calcio.
«Una giovane vita spezzata in circostanze inaccettabili – si legge in una nota del club amaranto – che lasciano un vuoto incolmabile nel cuore di tutti coloro che l’hanno conosciuta. La nostra società si unisce alla famiglia in questo momento di profonda sofferenza, stringendosi con affetto e vicinanza al papà originario di Locri, alla mamma e a tutti i familiari, amici e conoscenti di Chiara».