«Il cimitero gestito dai clan torna libero». È questo il passaggio più significativo di una lettera aperta ai cittadini del sindaco di Locri Giovanni Calabrese, a proposito della gestione e dell’ampliamento in project financing del campo santo locrese, affidata ad una società cooperativa, vincitrice di un appalto per circa un milione e 500 mila euro.

«Tumulazioni, esumazioni, estumulazioni, tombe, loculi, cappelle sono sempre stati pagati dai cittadini – continua Calabrese - però con metodi e modi sfuggiti a qualsiasi forma di controllo ed è successo di tutto, fino a condurci a denunciare e ripristinare le regole. Il gruppo di imprenditori che hanno proposto tale soluzione e oggi sono aggiudicatari del progetto, non sono dei benefattori, ma fanno il loro lavoro e lo stanno facendo con un confronto costante e con la massima sensibilità che tale situazione merita».

Non sono tuttavia mancate le polemiche negli ultimi giorni, con le nuove elevate tariffe diventate oggetto di dibattito. «Faremo le necessarie e opportune valutazioni e adeguamenti del caso – ammette il primo cittadino - Certamente gli obiettivi prefissati non possono non far piacere a tutti dopo un trentennio di degrado, abbandono, disattenzione politica, soprusi, raggiri e abusivismo. Siamo tutti responsabili di ciò. Chi lo ha fatto, chi lo ha consentito, chi lo ha subito. Ora però lo abbiamo denunciato, si volta pagina e siamo dalla parte giusta».

La gestione attraverso il project financing prevede più fasi. Da un lato il necessario ampliamento del cimitero con realizzazione di nuovi loculi e cappelle. Dall’altra la riqualificazione dell'attuale cimitero. Il gestore ha avviato un'attività di ricognizione che prevede il censimento e mappatura di tombe, edicole, cappelle. «Dovrà essere fatto, e voglio sottolinearlo, un importante ed adeguato lavoro di restyling per restituire dignità e decoro al nostro luogo sacro – sostiene il sindaco di Locri - Saranno, inoltre, attivati servizi di accompagnamento per anziani e diversamente abili per fare visita ai propri cari con apposito mezzo, evitando così quella fastidiosa ed arbitraria presenza di macchine all'interno del cimitero. A chi sostiene che abbiamo privatizzato il cimitero devo rispondere che il cimitero di Locri era già privatizzato con annesso abuso per vivi e morti – tuona ancora Calabrese - Oggi con l'intervento del privato qualificato, serio e competente, stiamo legalizzando il cimitero cittadino. Quanto fino ad oggi è stato fatto per liberare il cimitero non è stata una passeggiata per nessuno. Non è stato facile, ma guidati da determinazione e tanto coraggio abbiamo agito nell'interesse esclusivo della collettività».

L’obiettivo, insomma, è quello di evitare di creare ulteriori disagi ai cittadini. «Oggi, con altrettanta determinazione abbiamo l'ambizione di ricostruire un cimitero normale che dovrà essere quel luogo sacro dove nessuno potrà mai più mortificare i nostri defunti e dove nessuno più potrà imporre le “proprie leggi”. Sono convinto che con tutti i necessari correttivi raggiungeremo l'importante e qualificante obiettivo senza, ribadisco, mai sottrarci al confronto ed ai positivi interventi e proposte tese a migliorare il percorso avviato. Lo faremo nelle deputate sedi istituzionali, lo faremo con la nostra presenza da sempre aperta al confronto con la città che ci ha delegato il percorso crescita e cambiamento».