VIDEO | Durante la seconda tappa dell’evento sono intervenuti anche il presidente Domenico Maduli, Alessandro Russo, Pier Paolo Cambareri e Franco Cilurzo che hanno ribadito l'impegno dell'emittente e della redazione al fianco delle istituzioni
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Il successo della seconda tappa di Link - Orgoglio e pregiudizio, l’evento promosso dal gruppo Pubbliemme-Diemmecom-LaC-ViaCondotti21, è una sfida vinta per il presidente del gruppo editoriale Domenico Maduli che ha fortemente voluto che si svolgesse nella suggestiva cornice dell’area portuale di Vibo Marina: «Non avevo dubbi che la città e tutto il comprensorio rispondessero con questa folla oceanica».
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«La presenza del procuratore Nicola Gratteri, che ha esortato la folla a combattere ogni forma di illegalità, ci riempie di orgoglio – ha proseguito Maduli -. Non potevamo scegliere titolo migliore per questo tour: “orgoglio”, nei nostri confronti e nei confronti dei calabresi che hanno scelto da che parte stare. Cittadini che come noi credono fermamente nel riscatto del territorio».
Parole condivise dal direttore editoriale Alessandro Russo: «Vedere così tanta gente a Vibo Marina è stata un'emozione incredibile – ha affermato –. Una presenza che conferma come la nostra scelta di campo sia stata una scelta condivisa da tante persone che ogni giorno ci incitano ad andare avanti».
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Un rinnovato impegno dell'emittente e della redazione giornalistica al fianco delle istituzioni e dalla parte del cittadino. «Una serata che ci gratifica per il lavoro che abbiamo condotto sino ad oggi e che ci stimola a proseguire su questa strada», le parole del direttore responsabile di LaC News24 Pier Paolo Cambareri. «Il nostro obiettivo – ha aggiunto Cambareri - è quello di raccontare ciò che accade in questa Regione e per raccontarlo dobbiamo stare sulle piazze, per le strade, accanto ai cittadini. Il nostro è stato e continuerà ad essere un giornalismo di prossimità».
Dal canto suo il direttore di rete Franco Cilurzo ha raccontato quella che è stata la sua esperienza: «Sono entrato a far parte del gruppo nel 2014. Sono stati nove anni dettati non dall’improvvisazione, ma dalla visione del mio editore Domenico Maduli. Abbiamo fatto e faremo grandi cose – ha concluso – spinti dall’orgoglio che da sempre ci contraddistingue».