Con un blitz nelle campagne limitrofe al centro abitato di Limbadi, i carabinieri hanno individuato domenica scorsa oltre 1100 esemplari di canapa indica che ha portato all’arresto di un incensurato del luogo, B.P. di 34 anni.

 

Gli agenti - nell’ambito dei consueti pattugliamenti sul territorio - si sono imbattuti in una folta siepe di rovi che contornava un appezzamento di terreno accorgendosi immediatamente del carattere insolito di quella vegetazione, dato che la siepe costituiva una vera e propria barriera. La fitta vegetazione, in realtà, proteggeva un terreno, suddiviso su più terrazzamenti, su cui si estendeva una piantagione di oltre 1100 piante di marijuiana, tutte in un avanzato stato di fioritura, con un’altezza tra i 170 e i 200 cm. I terrazzamenti erano innaffiate grazie ad un complesso sistema di irrigazione che prelevava l’acqua da un vicino corso d’acqua.

 

Dopo un appostamento, i militari hanno notato giungere sul luogo B.P. nei confronti del quale è scattato subito l’arresto in flagranza per la piantagione rinvenuta.

 

L’uomo lunedì mattina è stato condotto presso il tribunale di Vibo Valentia per la celebrazione dell’udienza di convalida. Il Giudice per le Indagini Preliminari, nel convalidare l’arresto di B.P., ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari.

 

Quello di domenica costituisce un’importante operazione nel contrasto alla produzione di sostanze stupefacenti. La piantagione, infatti, avrebbe potuto fruttare – una volta immessa sul mercato – circa un milione di euro.