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Il presidente del consiglio regionale Tonino Scalzo ha consegnato al questore di Reggio Calabria Raffaele Grassi, alcune lettere contenenti gravi minacce di morte per lui e la sua famiglia. Scalzo è stato già sentito dai magistrati e dagli inquirenti che stanno indagando per cercare di capire da chi e per cosa il presidente Scalzo sia stato vittima di minacce. Pare che in alcune telefonate minatorie si sia fatto riferimento all’attività istituzionale di Scalzo anche perché, da quando è entrato in Consiglio regionale, il presidente ha quasi abbandonato la professione di medico.
Dichiarazione di Michele Mirabello consigliere regionale PD- Le minacce ricevute dal Presidente del Consiglio Regionale Antonio Scalzo rappresentano una grave offesa e una pagina molto inquietante per la Calabria intera.
Il vile gesto ripropone, ancora una volta, il tema della difficoltà di fare politica nella nostra regione, sono troppi gli amministratori e le istituzioni sotto tiro e ogni giorno ci ritroviamo a dover fronteggiare situazioni del genere.
Sono sicuro che il Presidente Scalzo continuerà il suo percorso con serenità.
A lui e alla sua famiglia va la mia più totale vicinanza.
La solidarietà di Salerno a Scalzo - Occorre una profonda riflessione da parte delle Istituzioni perché quando in una democrazia il Presidente del Consiglio regionale subisce un’azione intimidatoria così pesante bisogna agire con fermezza e senza perdere tempo. Allo stesso tempo bisogna aprire un serio dibattito sulla questione della sicurezza e proporre i più idonei interventi. Mi auguro che su questo episodio sia fatta luce nel più breve tempo possibile e che nei confronti dei responsabili siano intraprese le più determinate misure. Al presidente Antonio Scalzo e alla sua famiglia vanno la mia solidarietà e la mia vicinanza. Sono convinto che Scalzo saprà andare avanti senza farsi intimorire portando avanti con decisione le idee di libertà e di rinascita della Calabria.