Nuove rivelazione arrivano dall’ operazione ”Quadrifoglio” . Dalle 800 pagine dell’ordinanza firmata dal Gip del tribunale di Milano Alfonza Maria Ferrero escono fuori intercettazioni telefoniche tra gli affiliati del comasco e sconosciuti svizzeri che, con linguaggio esplicito, parlano di fucili, pistole e munizioni che si trovano nel Canton Ticino.


Un traffico di armi, quindi, che da Lugano, sono pronte ad arrivare in Italia all’occorrenza. A portarle a destinazione un certo mister X, persona non ancora identificata , che - "che avrebbe fornito senza problemi le armi", riuscendo a passare in modo indisturbato il confine. Una volta arrivate in italia, le armi vengono poi nascoste ovunque nel territorio lombardo.


L’operazione, denominata “Quadrifoglio”, dal nome della Cooperativa brianzola i cui uffici erano il ritrovo dei boss, era partita circa una settimana fa ed aveva portato all’arresto di 13 persone affiliate alla ‘ndranghata e che operavano nel comasco, per conto dei boss calabresi .


Il Dda di Milano ha confermato che “l’episodio conferma come l’omertà sussista anche in territori distanti per cultura da quelli dove l’associazione è nata. E ciò grazie alla capacità della ‘ndrangheta di colonizzare territori attraverso l’esportazione dei tratti del metodo mafioso”.