Nell’ambito delle attività di contrasto al lavoro sommerso, i finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme, hanno scoperto 24 dipendenti con posizioni lavorative irregolari all’interno di una palestra lametina. Tra questi, 12 erano completamente “in nero”.  

I controlli della Guardia di finanza

Gli accertamenti condotti sulla struttura sportiva, hanno permesso di riscontrare la presenza, in assenza di qualsivoglia comunicazione al sistema informativo del ministero del lavoro e delle politiche sociali, di receptionist, addetti di sala, istruttori, impiegati di segreteria. Nei confronti dei responsabili dell’associazione sportiva è stata quindi avviata la procedura della diffida alla regolarizzazione delle posizioni dei lavoratori ed al pagamento della maxi-sanzione, calcolata ricostruendo giornate di effettiva presenza al lavoro dei dipendenti, nonché ulteriori irregolarità riscontrate, quali l’omessa o infedele registrazione di dati obbligatori sul “libro unico del lavoro” e la violazione dell’obbligo di tracciabilità dei pagamenti delle retribuzioni, per un ammontare complessivo di oltre 300mila euro.

Inoltre, nel corso delle verifiche è stata accertata la presenza di un impianto di video sorveglianza non autorizzato installato all’insaputa dei lavoratori. Per tale ulteriore violazione si è provveduto alla segnalazione dei responsabili all’Autorità garante della privacy.