Via delle Palme, quartiere Capizzaglie, Lamezia Terme. Qui circa quaranta famiglie vivono con estremo disagio la quotidianità vista la mancanza di fogne e i problemi rilevanti che riguardano acqua e luce. Il tutto parte dal fatto che nulla è stato adeguato da quaranta anni fa quando qui vivevano una manciata di cittadini. Ora che le cose sono nettamente cambiate, le famiglie si sono moltiplicate e con loro la corrente, l’acqua e la rete fognaria necessaria, ma di interventi non se ne sono visti.

Sia le amministrazioni precedenti che l’attuale commissione prefettizia insediata a via Perugini sono state interessate del problema, ma di accorgimenti non ce ne sono stati. Si continua in un insano scaricabarile tra Comune, Provincia e Regione in cui nessuno si prende la responsabilità di agire.

Ecco allora che i cittadini pagano in bolletta per una rete fognaria della quale non usufruiscono, anzi c’è chi si è dovuto arrangiare da solo e chi ogni tre mesi chiama a suo carico l’auto spurgo con esborsi non indifferenti. La corrente elettrica salta di continuo, non riuscendo a sostenere un carico così importante. Il tubo della condotta dell’acqua è uno solo e ormai arrugginito sicché tutti ricorrono all’autoclave, la quale per essere azionata produce un ulteriore esborso di energia elettrica.

Tutto sulle spalle dei residenti che, amareggiati e sfiduciati, ricordano come l’acqua dovrebbe essere un bene pubblico. Si spera nei fondi stanziati dalla Provincia, oltre quattro milioni di euro per il potenziamento della rete idrica, ma dopo tanti anni la fiducia è scemata. La zona è praticamente abbandonata con strade malmesse, l’asfalto sbriciolato, la vegetazione selvaggia non manutenuta da mesi.

Sulla questione sta facendo da tempo da pungolo l’ex consigliere comunale Mimmo Gianturco che con una delegazione di cittadini si è già recato in Comune palesando, tra gli altri, i danni economici ed ambientali derivanti da questa situazione paradossale. «Non essendoci rete fognaria gli scarichi vanno a finire nei terreni – sottolinea Gianturco -, non si tratta di qualcosa da sottovalutare. Risollecitiamo un immediato intervento a commissione prefettizia e Regione Calabria».