VIDEO | Le notizie dalla Prefettura in merito a interventi per 500 mila euro che riguardano anche la manutenzione idraulica e fognaria preoccupa la comunità rom: si pensa non si voglia liberare il campo e dare delle case
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È preoccupata la comunità di origine rom di Lamezia Terme. La notizia di un finanziamento da 500 mila euro dato dal Viminale al Comune per interventi nel campo va, a loro modo di vedere, in netto contrasto con la volontà di sgomberare Scordovillo e di allocare le famiglie in appartamenti sparsi in diversi punti di Lamezia.
Proprio per questo stamane una delegazione di cittadini ha atteso davanti alla sede del Municipio di essere ricevuta dal commissario prefettizio Giuseppe Priolo. Alla fine l’incontro c’è stato anche se a porte chiuse, così come successivamente, il prefetto non ha inteso rilasciare interviste a microfoni accesi. Priolo ha spiegato che, secondo quanto chiarito in un incontro del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica di Catanzaro, i fondi, che devono ancora arrivare, dovranno essere programmati entro fine settembre e spesi entro fine dicembre.
Il programma di interventi messo giù dalla Prefettura rientra in un’organizzazione che dovrebbe portare tramite azioni di breve periodo, altre a medio termine e altre ancora a lungo raggio a dismettere Scordovillo. Tra gli interventi a breve termine ci sono quelli di tipo ambientale.
E proprio qui sta il nodo per i cittadini del campo che ritengono questo come la dimostrazione che a Scordovillo dovranno rimanere ancora parecchio tempo. «Mettere a posto container o fognature – fa notare il portavoce Cosimo Bevilacqua – significa continuare ad avallare anche ciò che avviene all’interno del campo: dalla raccolta della spazzatura, ai roghi, agli smaltimenti illeciti».
Bevilacqua parla poi di numeri falsati per quanto riguarda l’ultimo censimento. Diverse sarebbero le famiglie che hanno lasciato il campo e pochi, quindi, i nuclei da sistemare. Allo stesso tempo il portavoce racconta dei container lasciati lì senza che vengano demoliti e che rischiano di essere occupati da nuovi inquilini in arrivo, andando ad appesantire una situazione già sul filo del rasoio.