Nessun riconoscimento di infortunio sul lavoro da parte dell’Inail agli infermieri assunti con contratto Cococo che hanno contratto il Covid in corsia. A denunciare quanto sta accadendo è Patto Sociale facendo riferimento a quelle risorse che hanno contratto il virus all’interno del reparto Covid del Giovanni Paolo II. «Sono uomini e donne, padri e madri di famiglia che si trovano, oggi, in una situazione a dir poco surreale - affermano - considerato che sono lavoratori co.co.co., ovvero collaboratori coordinati in rapporto continuativo con gli stessi compiti e le stesse responsabilità dei loro colleghi assunti con contratti di lavoro subordinato, ma senza le loro stesse tutele».

«Il lavoro di questi infermieri – fa notare Patto Sociale - non differisce da quello degli altri colleghi con riferimento agli orari di lavoro alle modalità di ingresso e di uscita e con riferimento ai turni ed agli ordini di servizio. Questi infermieri, cosi come i medici che in questo periodo vengono assunti con tali tipologie di contratto, sono lavoratori subordinati nella sostanza, ma non nella forma. Sono lavoratori che a causa della tipologia contrattuale applicata hanno meno tutele rispetto a quelle che effettivamente dovrebbero avere. Sono lavoratori autonomi per i quali non sono previste ferie, malattia, non è prevista alcuna indennità di rischio e soprattutto non è prevista alcuna copertura assicurativa Inail contro gli infortuni sul lavoro».

«Chiediamo a tutti gli attori istituzionali di questa vicenda di adoperarsi per fare in modo che, non solo vengano prorogati tutti i contratti in essere ed in prossima scadenza degli infermieri assunti per l’emergenza sanitaria in corso, ma anche e soprattutto che i contratti degli infermieri co. co. co. siano convertiti in contratti di lavoro subordinato a tempo determinato al fine di garantire a questi infermieri, con immediatezza, gli stessi diritti degli altri colleghi» è l’appello della sigla politica che si rivolge «al governo centrale nonché al governo regionale ed alla struttura commissariale di adoperarsi affinché tali lavoratori non restino un giorno in più senza tutela alcuna e soprattutto affinché non vi siano lavoratori di serie A e lavoratori di serie B».