Il presidente regionale Gigliotti: «Ci domandiamo chi controlla la qualità e la sicurezza alimentare. Si rischia di non raggiungere gli obiettivi del programma Ue»
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Ancora casi di frutta marcia in una scuola del lametino. Una denuncia che si va ad affiancare ad altre che nei mesi scorsi hanno messo in evidenza le tante criticità del servizio mensa. Stavolta a puntare il dito è l’associazione per i diritti dei consumatori Adiconsum Calabria Michele Gigliotti mostrando delle clementine marce.
«Non c’è dubbio che il programma “Frutta e verdura nelle scuole”, promosso dall’Unione Europea, possa avere per gli scolari degli istituti che lo accolgono un’importante funzione nel divulgare il valore ed il significato della stagionalità dei prodotti, promuovere il coinvolgimento delle famiglie affinché il processo di educazione alimentare avviato a scuola continui anche in ambito familiare, diffondere l’importanza della qualità certificata, sensibilizzare gli alunni al rispetto dell’ambiente, approfondendo le tematiche legate alla riduzione degli sprechi dei prodotti alimentari», afferma l’esponente dell’associazione consumatori.
«Proprio per questo – incalza Gigliotti - ci domandiamo chi controlla la qualità e la sicurezza alimentare dei prodotti distribuiti prima che giungano alle scuole coinvolte: si rischia, infatti, di non raggiungere gli obiettivi del programma Ue, anzi di ottenere l’effetto opposto e di creare sfiducia in simili utili iniziative».
«Augurandoci che quello evidenziato dai genitori della scuola lametina sia un incidente di percorso – conclude il presidente di Adiconsum Calabria –, chiediamo che la frutta consegnata agli istituti scolastici sia sottoposta ad un controllo preventivo efficace, in modo da evitare il ripetersi di fatti incresciosi come quello segnalato».