Il presidente del Centro Riforme Democrazia e Diritti chiede di avviare il progetto nominando un comitato e creando un capitolo di spesa nel bilancio
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Costantino Fittante, presidente del Centro Riforme, Democrazia e Diritti, rilancia l’idea di un monumento alle vittime lametine di ‘ndrangheta e chiede all’amministrazione comunale di prendere impegni precisi e di iniziare a lavorare concretamente sul progetto. In particolare, l’ex parlamentare chiede di deliberare in tal senso e di nominare un comitato di consigliere comunali, di istituire un capitolo nel prossimo bilancio di previsione, sia pure con uno stanziamento minimo, per rendere possibile effettuare i versamenti vincolati da pare dei soggetti che intendono contribuire alla spesa per l’opera. Fittante chiede anche di avviare i necessari contatti, con le forme che si riterranno adeguate, con i potenziali enti sottoscrittori.
Ma non solo. Il presidente del centro propone l’istituzione di una “Giornata del Ricordo e dell’Impegno”, «una data fissa per ricordare con iniziative adeguate a cura del Comune le vittime e occasione per incontri e forum sulle tematiche della delinquenza organizzata, della sua mutevole pervasività della vita democratica e civile del Paese, sulle più appropriate forme educative e di divulgazione della cultura della legalità, della giustizia e della responsabilità dedicate ai ragazzi delle scuole».
Un progetto partito da lontano
L’idea di realizzare un monumento a memoria delle vittime lametine della ‘ndrangheta era stata avanzata già nel 1994. Sono sette i lametini uccisi al cui ricordo la statua sarebbe dedicata: il magistrato Francesco Ferlaino, la guardia giurata Antonio Talarico, i due operai Francesco Tramonti e Pasquale Cristiano, l’ispettore di polizia Salvatore Aversa e la moglie Lucia Precenzano, l’ex Carabiniere Gennaro Ventura.
Il 19 luglio 2019, in un incontro pubblico e successivamente il 27 luglio, con una conferenza stampa, è stata illustrata la proposta e presentato il bozzetto del progetto del monumento, progettato dal maestro Maurizio Carnevali. L’ipotesi di realizzare il monumento è stata condivisa, non solo dai parenti delle vittime, ricorda Fittante, ma anche da altre associazioni e l’adesione del testimone di giustizia Rocco Mangiardi e dell’onorevole Arturo Bova.
Costi e sostenibilità
Il costo della realizzazione dell’opera è stato stimato in venti mila euro che, spiega il presidente del Centro, non dovrebbero gravare tutti sulle spalle del Comune ma potrebbero anche essere sostenuti da Regione, Provincia, Camera di commercio, sindacati, associazioni di categoria, società partecipate del Comune , “Lamezia Europa”, “Multiservizi”- Associazioni culturali e Sportive ma anche scuole e cittadini da coinvolgere con iniziative di promozione.
«Il monumento – aggiunge Fittante - se realizzato con questo tipo di concorso finanziario, non rappresenterebbe solo un’opera a ricordo delle vittime, ma emblema di una città che è schierata sul versante della legalità, un patrimonio culturale, espressione di un impegno concreto di rifiuto della cultura mafiosa e delle sue espressioni violente a danno dei cittadini , della democrazia, della convivenza civile».