Il destinatario della misura è considerato vicino alle consorterie criminali del territorio: gli accertamenti economico-finanziari avevano messo in luce la sproporzione tra somme dichiarate e beni posseduti
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I finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme hanno dato esecuzione a un provvedimento del Tribunale di Catanzaro Sezione Misure di prevenzione, emesso su richiesta della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, con il quale il giudice ha confermato la sentenza del grado precedente, disponendo la confisca definitiva del patrimonio, direttamente o indirettamente riconducibile a Raffaele Calidonna, imputato nel processo Asta la Vista e vicino alle consorterie criminali locali, gravato da numerosi precedenti penali e caratterizzati da sproporzione tra somme dichiarate e beni posseduti.
In particolare attraverso specifici e meticolosi accertamenti economico-finanziari è stato possibile ricostruire il profilo economico-patrimoniale dei vari soggetti coinvolti in prima persona o per l’interposizione fittizia nelle varie disponibilità patrimoniali, individuando acquisizioni di beni immobili quali abitazioni e terreni prive di giustificazioni, per un valore di circa 700mila euro sui quali l’autorità giudiziaria ha disposto la confisca.
Nel complesso, alla luce degli approfondimenti investigativi svolti, i finanzieri lametini hanno sottoposto a misura ablativa definitiva 5 appartamenti e 2 fondi agricoli situati in diversi comuni della provincia di Catanzaro.