Il record di Lamezia, la città malata di ‘ndrangheta

1991, 2002, 2017. Tre date che rimarranno nella storia della città lametina, il cui comune detiene un triste primato: è il primo sopra i 50mila abitanti ad aver subito più scioglimenti
di Manuela Serra
24 novembre 2017
21:36

Memorie difensive, sciopero della fame, incontro in Prefettura. Lacrime e rabbia. È durata poco più di due anni e mezzo l’esperienza amministrativa del sindaco Paolo Mascaro che dal palco di una delle manifestazioni organizzate nel corso della sua campagna elettorale gridava alla “legalità” e alla rivoluzione che il nuovo corso avrebbe portato nella città della Piana. Oggi di quell’entusiasmo è rimasto ben poco. Oggi ha lasciato il posto all’amarezza, agli scatoloni e un triste record alla terza città della Regione: Lamezia unico comune sopra i 50mila abitanti in Italia ad essere sciolto per ben tre volte.

La Calabria seconda in Italia per numero di scioglimenti

Una brutta pagina per Lamezia e per tutta la Calabria, seconda in Italia per numero di scioglimenti. Dal 1991 sono stati infatti sciolte ben 98 amministrazioni comunali (la prima Regione è la Campania con 101). Analizzando il dato provinciale, il primato spetta invece alla provincia di Reggio Calabria, la provincia italiana interessata da più scioglimenti, 56 (solo Gioia Tauro, Melito Porto Salvo, San Ferdinando ben tre volte).



Insieme a Lamezia lo scorso 21 novembre il Consiglio dei ministri ha decretato lo scioglimento di altri quattro comuni calabresi: Cassano allo Jonio, Marina di Gioiosa, Petronà, Isola Capo Rizzuto.

L’incubo scioglimento a Lamezia

La mannaia si abbatte per la prima volta su Lamezia nel 1991. Alla guida del Comune il democristiano Franco Anastasio. La commissione d'accesso agli atti, incaricata di effettuare le indagini, riscontrò la penetrazione della ‘ndrangheta nell'ente locale.


Il secondo scioglimento arriva nel 2002. A guidare era una coalizione di centrodestra con a capo Pasqualino Scaramuzzino. Allora le motivazioni parlarono di “consiglieri comunali legati a rapporti di parentela con persone appartenenti alla ‘ndrangheta”.


Nel 2005 viene eletto sindaco Gianni Speranza, con una coalizione di centrosinistra che, rieletto per la seconda volta, guiderà Lamezia per dieci anni. L’incubo scioglimento torna con la giunta targata Mascaro, eletto nel 2015. A far nascere i sospetti sulle presunte infiltrazioni della criminalità, l’operazione “Crisalide” contro le famiglie Cerra-Torcasio-Gualtieri, scattata lo scorso 23 maggio. Dunque l’arrivo il 9 giugno della Commissione d’accesso inviata dal Prefetto, la consegna della relazione, gli ultimi, estremi tentativi del sindaco di ribaltare la situazione. L’epilogo annunciato. Il consiglio comunale di Lamezia sciolto.

 

Manuela Serra

Giornalista
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