La Corte di Cassazione ha annullato il decreto emesso dalla Corte d’Appello che disponeva la confisca dell’abitazione, dei terreni, di autovetture e moto intestati a Carmine Vincenzo Notarianni, accusato di far parte della cosca Giampà.

 

La confisca era avvenuta nel 2014 ad opera del gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme, guidato dal tenente colonnello Fabio Bianco. Il provvedimento della magistratura era stato emesso dal Tribunale di Catanzaro su richiesta del Procuratore distrettuale Antimafia Vincenzo Antonio Lombardo.

 

La Sesta Sezione Penale della Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso avanzata nell’interesse del Notarianni dal suo difensore di fiducia, l'avvocato Lucio Canzoniere, ha disposto l’annullamento con rinvio ad altra Sezione della Corte d’Appello di Catanzaro, delle disposte confische.

 

Sia in primo che in secondo erano stati sottoposti a confisca diversi terreni ubicati a Lamezia Terme, il fabbricato abitazione della famiglia del Notarianni e diverse autovetture e motocicli.