È stata massiccia, forse anche oltre le aspettative, la risposta dei sindaci della provincia vibonese che hanno partecipato in massa al Consiglio comunale straordinario e aperto che si è riunito a San Gregorio d’Ippona per esprimere solidarietà al primo cittadino Pasquale Farfaglia. All’ordine del giorno, infatti, c’era il grave atto intimidatorio subito sabato scorso dal sindaco, la cui auto è stata crivellata da 17 colpi di pistola esplosi mentre era parcheggiata nei pressi della chiesa di Santa Ruba durante i festeggiamenti in onore della Madonna della Salute. Una circostanza (la festa più importante del piccolo centro vibonese) e un luogo (a due passi dalle giostre montate per l’occasione) che ha reso l’intimidazione ancora più inquietante, segnale di un’arroganza criminale che ha pochi precedenti.

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L’assise si è stretta attorno al suo sindaco per esprime solidarietà e condannare il gesto. C’era la maggioranza, certo, ma anche l’opposizione che alla stregua degli altri consiglieri ha chiesto al sindaco, fortemente scosso da quel giorno, di andare avanti.
In una sala troppo piccola per accoglierli tutti c’erano i sindaci del Vibonese con la fascia tricolore, l’europarlamentare Fulvio Martusciello, il coordinatore regionale di Forza Italia, Francesco Cannizzaro. Presenti consiglieri e assessori regionali, il presidente della Provincia, Corrado L’Andolina, e il sindaco di Vibo, Enzo Romeo. C’erano la Chiesa, le forze dell’ordine, ma soprattutto la gente comune, tutti con un unico messaggio: «Vai avanti, non sei solo».

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