La redazione giornalistica di LaC, la direzione e tutto il gruppo editoriale della testata, esprimono la più convinta vicinanza al collega giornalista Pietro Comito, il cui nome emerge dagli atti dell’inchiesta “Costa pulita” in qualità di professionista che, nell’esercizio del suo lavoro, è stato fatto oggetto di pesanti minacce di morte da parte degli esponenti criminali finiti questa mattina nelle rete degli investigatori della Dda di Catanzaro.

 

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Nell’occasione, lo stesso gruppo esprime una ferma posizione di condanna degli episodi che hanno interessato il collega Comito, all’epoca dei fatti caposervizio della redazione vibonese del quotidiano Calabria Ora, nonché della condotta di coloro che, attraverso il pesante condizionamento della vita sociale di diversi centri del Vibonese, hanno costituito per anni un freno allo sviluppo del territorio.


Al contempo si esprime il più convinto sostegno al lavoro di forze dell’ordine e alla magistratura che ancora una volta confermano in maniera tangibile la presenza dello Stato nell’opera di contrasto a tutte le mafie e all’illegalità.