Il gruppo folk pugliese dei Sud Sound System indignato per la melodia di un proprio brano usata dalla cantante Merante di Sellia per inneggiare a un malvivente. L’imbarazzo dei rappresentanti locali e la subcultura che avanza
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Nuove polemiche attorno alla cantante folk calabrese, Teresa Merante, le cui performance pare abbiano improvvisamente acceso l’interesse dei media nazionali dopo che il 3 gennaio scorso in quasi solitudine avevamo sollevato il caso della canzone “Bon Capudannu” il cui videoclip è stato girato a Nicotera con tanto di brindisi insieme al primo cittadino, Giuseppe Marasco, poi costretto a scusarsi dinanzi ai microfoni di LaCnews24 per la “mala” figura (citiamo testualmente l’espressione usata dal primo cittadino) contenendo la canzone anche un passaggi dedicati ai detenuti con l’auspicio che tornino presto in libertà.
Teresa Merante ed il consigliere di Joppolo
Nel raccontare la recente vicenda di Nicotera avevamo sottolineato che nel vibonese Teresa Merante era ben nota perché sempre la nostra testata e chi vi scrive, il 9 febbraio 2018 aveva sollevato il caso del consigliere comunale di maggioranza del confinante Comune di Joppolo, Antonio Loiacono, che sul proprio profilo Facebook non aveva trovato di meglio che condividere il video della canzone intitolata “U latitanti” interpretata proprio dalla stessa cantante. Silenzio assoluto all’epoca da parte di tutti (su questo e tanti altri misfatti ben più gravi commessi a Joppolo e dintorni che chi vi scrive denuncia da anni), condivisione su facebook cancellata dal consigliere di Joppolo a tempo record dopo la pubblicazione del nostro articolo e oggi Antonio Loiacono è stato promosso vicepresidente del consiglio comunale di Joppolo.
Il “plagio” melodico e la denuncia dei Sud Sound System
Ma torniamo a Nicotera perché nelle scorse ore la band folk salentina dei Sud Sound System denuncia il “plagio” di una propria storica canzone “Lu Rusciu delle Mare” lacui melodia sarebbe stata usata dalla cantante calabrese (di Sellia) Teresa Merante per il brano intitolato “U latitanti”. In pratica la Merante, stando ai Sud Sound System, si sarebbe limitata a cambiare le parole della canzone “Lu Rusciu dellu mare”, inserire un testo che racconta la storia autobiografica del latitante calabrese Rocco Castiglione ed il suo arresto e postare poi su YouTube un video di cui in molti chiedono, solo ora, la rimozione. “Amiche e amici – spiegano in un comunicato i Sud Sound System –, è ancora difficile crederci, ma abbiamo appreso con dolore e rammarico che esiste un brano intitolato ‘U latitanti’ (di Teresa Merante) che inneggia ai latitanti di mafia e che questo brano usa la melodia de ‘Lu Rusciu dellu Mare’, una tra le più belle canzoni che la cultura salentina abbia espresso, ormai famosa in tutto il mondo e che in molti riteniamo essere l’inno del Salento».
Continua a leggere la notizia su IlVibonese.it