«Piena solidarietà e vicinanza a Pasquale Farfaglia, sindaco del Comune di San Gregorio d'Ippona, vittima di una gravissima intimidazione. La Regione condanna fermamente ogni atto di violenza e ogni minaccia nei confronti degli amministratori calabresi che svolgono quotidianamente un lavoro difficile e delicato in territori spesso molto complicati. Auspico che sia fatta presto piena luce per identificare i responsabili di questo vile gesto». Lo scrive in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, a proposito dell'atto intimidatorio subìto nelle scorse ore dal primo cittadino di San Gregorio d'Ippona. Diciassette colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi contro la sua auto, presumibilmente durante i festeggiamenti per la Madonna della salute al santuario di Santa Ruba.

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Unanime la condanna da parte di rappresentanti istituzionali ed esponenti politici. Messaggi di solidarietà sono giunti dal Vibonese ma non solo, diversi i consiglieri regionali che hanno inteso manifestare la propria vicinanza a Farfaglia. Anche Anci, per tramite della presidente regionale Rosaria Succurro, ha stigmatizzato l'episodio.

Succurro (Anci): «Sindaco in prima linea, nessuno pensi di fermarlo»

«Esprimo solidarietà, vicinanza e sostegno incondizionati a Pasquale Farfaglia, sindaco di San Gregorio d’Ippona, vittima di un’intimidazione gravissima e inaccettabile». Lo afferma, in una nota, la presidente regionale dell’Anci, Rosaria Succurro. «Il sindaco di San Gregorio d’Ippona – aggiunge – fa parte del Consiglio dell’Anci Calabria ed è in prima linea al servizio della propria comunità, attento, imparziale e impegnato ogni giorno per il bene comune, la tutela e lo sviluppo del territorio, la crescita e la collaborazione delle amministrazioni comunali calabresi. Nessuno pensi di intimorirlo e di indurlo a fermare o a cambiare la sua azione politica e amministrativa». «L’Anci della Calabria – dice ancora la presidente Succurro – è tutta schierata al fianco del sindaco Farfaglia e non consentirà ad alcuno di alterare le regole dello Stato e della democrazia. Soprattutto oggi, i sindaci non sono da soli nelle loro difficoltà quotidiane e davanti ad episodi del genere, che condanniamo a voce alta. Ci auguriamo che al più presto siano individuati e puniti i responsabili di questo vile atto, contrario alla storia, alla cultura e ai valori del popolo calabrese».

Cannizzaro (Fi): «Sgomento e rabbia»

«Non c’è fine alla viltà, purtroppo. Ma è pur vero che non c’è fine neanche alla forza, al coraggio, alla voglia di fare e di non piegarsi davanti alle intimidazioni ed ai soprusi. Al sindaco Pasquale Farfaglia la massima vicinanza mia e di tutto il Partito che mi pregio di rappresentare. La Calabria perbene non smetterà mai di resistere a fenomeni del genere». A dirlo è Francesco Cannizzaro, vice capogruppo di Forza Italia alla Camera e coordinatore regionale della Calabria. «Sgomento, ma soprattutto rabbia per questi episodi che continuano ad infierire sugli amministratori calabresi, spesso scosse ma mai abbattute. Massima fiducia in investigatori ed inquirenti, sono certo si farà presto luce su questo deplorevole atto, un becero tentativo di spaventare un uomo d’un pezzo. Tutti noi siamo vicini a Pasquale, alla moglie Maria Grazia, ai figli, alla famiglia intera. Non vi lasceremo mai soli».

Alecci (Pd): «Gesto di una violenza inaudita»

«Intendo esprimere tutta la mia solidarietà e la mia vicinanza al Sindaco di San Gregorio d’Ippona Pasquale Farfaglia, e alla sua famiglia, per il gravissimo atto intimidatorio di cui è stato vittima poche ore fa. Diciassette colpi di arma da fuoco contro la sua auto, un gesto di una violenza inaudita, che fa rabbrividire e fornisce ancora una volta all’Italia e al mondo una brutta immagine della nostra regione. Sono certo che Pasquale continuerà a portare avanti la sua attività amministrativa senza lasciarsi intimidire da quanto accaduto e che le Forze dell’Ordine faranno chiarezza al più presto sull’episodio, assicurando questi vigliacchi alla giustizia». Così il consigliere regionale Ernesto Alecci.
«Solo qualche mese fa, all’indomani della pubblicazione del report annuale di Avviso Pubblico, “Amministratori sotto tiro”, quando la Calabria faceva registrare il triste primato di regione italiana con il maggior numero di minacce ad amministratori pubblici, avevo espresso tutta la mia preoccupazione per una situazione che reputo sempre più allarmante. In maniera forse provocatoria avevo detto che se l’attuale trend non sarà invertito, tra 10/15 anni in Calabria potremmo trovarci di fronte ad una situazione in cui molti Comuni non avranno alcun candidato alla carica di Sindaco e di consigliere comunale. L’episodio di San Gregorio d’Ippona, con tutta la sua violenza, dimostra che il pericolo è, purtroppo, reale».

De Nisi (Azione): «Violenza non prenda il sopravvento»

«Un gesto esecrabile che alza il livello delle intimidazioni ai danni degli amministratori locali». Così Francesco De Nisi, consigliere regionale e segretario di Azione in Calabria. «Sono sicuro  – aggiunge De Nisi – che l’amico Pasquale Farfaglia, primo cittadino da sempre al servizio delle primarie istanze della pacifica comunità da lui amministrata, non cederà alla delegittimazione che qualcuno cerca di imporre con la violenza e la cancellazione delle basilari regole di legalità e civica convivenza. Tutti noi, assieme ai calabresi, non dobbiamo arrenderci alla logica della sopraffazione, ai ricatti e alle minacce. Abbiamo il dovere di impedire che il vulnus del sopruso abbia il sopravvento».
Nello stringersi a Pasquale Farfaglia e alla sua famiglia con solidarietà personale e istituzionale, De Nisi conclude invitandolo a «non dismettere l’orgoglio di essere una onesta e laboriosa istituzione dello Stato a cui i cittadini che credono del rispetto delle regole, guardano con orgoglio» e confida «nell’operato delle forze dell’ordine per risalire a chi ha compiuto l’ignobile fatto».

Mammoliti (Pd): «Le Istituzioni hanno l’obbligo di non lasciare soli i sindaci»

«Esprimo vicinanza e solidarietà al sindaco di San Gregorio d’Ippona e alla sua famiglia per l’atto intimidatorio subito dichiarandomi disponibile ad ogni collaborazione e partecipazione a eventuali iniziative utile che dovesse valutare di promuovere», aggiunge il consigliere regionale del Pd, Raffaele Mammoliti.
«Non si possono lasciare soli i sindaci e gli amministratori locali che rappresentano il fondamentale avamposto dello Stato nel territorio – sottolinea – mentre gli atti intimidatori che si registrano in Calabria sono costanti e in aumento. Conosco il sindaco Pasquale Farfaglia e ricordo che già nel passato è stato oggetto di intimidazione e ha saputo mantenere il suo costante impegno verso la Comunità che rappresenta. Auspico, quindi, una positiva reazione da parte delle forze politiche, sociali e istituzionali per respingere crescenti fenomeni di criminalità. In tale direzione sono fiducioso nell’encomiabile lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura che, ancora una volta, saranno in grado di rafforzare e potenziare  il fondamentale presidio del territorio per garantire l’incolumità degli amministratori e di tutti i cittadini. Nessuna crescita civile e culturale e nessuno sviluppo – conclude Mammoliti – sarà mai possibile nel nostro territorio e in Calabria senza la necessaria affermazione dello Stato di diritto e della Legalità».