L'attesa infinita dei familiari e una città in tilt per un'intera mattina. Un dramma nel dramma quello che si è consumato a San Giovanni in Fiore
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Quando anche la pietà muore e muore nella burocrazia. Quella stupida burocrazia che non risponde mai, che ignora le esigenze e i bisogni dei cittadini, che non sa distinguere l’ordinario dall’emergenza. Proprio come è accaduto stamane a San Giovanni in Fiore.
Un malore, il furgone che sbanda, l'impatto frontale con un’altra macchina. La strada è quella principale, via Panoramica, alle otto del mattino. L’autista del furgone muore, non ancora sessantenne. Ferito il giovane nell’altra autovettura. Scattano i tentativi dei passanti di rianimare l’autista del furgone, ma del tutto inutili. Il corpo viene adagiato sull’asfalto. Passa un’ora, due, tre, quattro. Poi arriva il medico legale. Non c’è più in sede, deve venire da fuori. Anche questa è la burocrazia più stupida.
Passano ore, anzi… devono passare ore, devono, prima che un decesso possa essere riconosciuto tale. Prima che un cadavere riversato sull’asfalto possa recuperare dignità e riposo. Un lenzuolo pietosamente sistemato per nascondere il corpo non basta a nascondere la vergogna delle nostre istituzioni, delle norme impietose. C’era tanta tanta angoscia fra i numerosi presenti al drammatico fatto. Si leggeva negli occhi anche disperazione e disgusto. Poi i parenti in arrivo, il traffico impazzito, una città spaccata in due. Ore e ore sacrificate sull’altare dell’inefficienza. Senza che tutto questo fosse veramente servito a qualcosa.