La figura dell'uomo era già emersa nell'ambito dell'operazione Andrea Doria con l'esecuzione di provvedimenti cautelari nei confronti di 23 persone
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Beni per un valore di 3,5 milioni di euro sono stati confiscati dalla Guardia di finanza di Reggio Calabria a Giuseppe De Lorenzo broker reggino attivo nel settore del commercio di carburanti. Il provvedimento è stato emesso dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale su richiesta della Dda reggina. La figura di De Lorenzo era emersa nell'ambito dell'operazione "Andrea Doria", condotta dal Gico e dallo Scico della Guardia di finanza, contro l'infiltrazione della 'ndrangheta nell'economia legale e conclusasi nell'aprile del 2021 con l'esecuzione di provvedimenti cautelari personali, nei confronti di 23 persone, tra cui lo stesso imprenditore, e reali per oltre 620 milioni di euro.
L'operazione aveva svelato un sistema di frode fiscale realizzata nel settore del commercio di prodotti petroliferi, imperniata su fittizie triangolazioni societarie, finalizzate ad evadere l'Iva e le accise ma anche sull'impiego di false dichiarazioni. In particolare, l'associazione di cui avrebbe fatto parte De Lorenzo con il ruolo di capo promotore avrebbe gestito l'intera filiera della distribuzione del prodotto petrolifero dal deposito fiscale fino ai distributori stradali finali, interponendo tra queste due estremità della catena una serie di operatori economici - imprese "cartiera" di commercio di carburante, depositi commerciali e brokers locali - con lo scopo di evadere le imposte in modo fraudolento e sistematico.
Nel luglio 2022 era stato disposto il sequestro del patrimonio riconducibile all'imprenditore cui ha fatto seguito la confisca dell'intero compendio aziendale di due società di capitali operanti nel commercio all'ingrosso di prodotti petroliferi, quote di partecipazione al capitale di una società attiva nel settore della consulenza tecnica, un fabbricato, due terreni, un motoveicolo nonché denaro contante per oltre due milioni di euro trovato dai finanzieri, suddiviso in mazzette coperte con del cellophane e contenuto in due valigie nascoste in un garage nella disponibilità dell'imprenditore