Sostenere i candidati al Consiglio regionale per ottenere commesse o facilitazioni. Questa sarebbe stata, secondo il gip di Catanzaro Mario Santoemma, «una precisa strategia da parte della governance della Mke», azienda della famiglia Minieri colpita ieri da una inchiesta della Dda di Catanzaro sulla cattiva gestione di 34 depuratori dislocati in tutta la Regionale Calabria.

La chat aziendale per «sensibilizzare» al voto

Nel corso delle elezioni regionali del 2021 Saverio Minieri avrebbe scritto in una chat aziendale di un incontro con un’esponente politico della Lega. Il manager, tratto in arresto ieri, avrebbe cercato di «sensibilizzare», scrive il giudice, «il personale appartenente alla chat».
«È molto utile sapere a quale porta andare a bussare in caso di necessità», scriveva Minieri a ottobre 2021 ricordando ai suoi dipendenti che «tutti i finanziamenti comunali nonché le autorizzazioni ambientali vengono gestiti dalla Regione»
Qualche tempo prima i carabinieri avevano registrato un dialogo tra il gestore della G & D Ecologica, Gioacchino Rutigliano, e Giuseppe Minieri, socio e amministratore della Mke. Anche in questo caso si parla di politica e di voti da spartire tra due candidati, uno appartenente all’Udc e l’altro passato da Forza Italia a Coraggio Italia.

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Gioacchino Rutigliano non gradiva che «Saverio aveva preso impegni con la Lega, contrariamente a quanto concordato con lui». Il fratello Giuseppe Minieri lo giustificava dicendo che era «un cane sciolto». Minieri affermò che avrebbe garantito 10 voti al candidato di Rutigliano ma allo stesso tempo doveva sostenere il candidato dell’Udc.

«Buttare i fanghi in agricoltura»

Nel corso dello stesso incontro Minieri e Rutigliano trattano il discorso proposto da Saverio Minieri «di chiedere la regione di “buttare in fanghi in agricoltura”, circostanza questa che ad oggi la regione non aveva acconsentito in mancanza di una piena cognizione da parte dei dirigenti regionali dello stato dell’arte»

«Questi elementi – scrive il gip – danno conto del fatto che vi era una precisa strategia da parte della governarce della Mke che anche al fine di ottenere commesse o facilitazioni da parte della regione era disponibile a sostenere politicamente i candidati».