La regione ancora tra quelle a rischio più elevato. Il provvedimento entra in vigore da oggi e rinnova le misure anti-Covid già decise nelle settimane scorse
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La Calabria sarà ancora zona rossa fino al 3 dicembre. Così è stato deciso dal ministro della Salute Roberto Speranza che ha firmato la nuova ordinanza.
Il provvedimento entra in vigore oggi e rinnova in particolare le misure anti-Covid adottate per la Calabria, la Lombardia, il Piemonte, la Puglia, la Sicilia, la Valle d’Aosta. La nuova ordinanza - sottolinea una nota del ministero - è valida fino al 3 dicembre, "ferma restando la possibilità di nuova classificazione prevista dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre". La Puglia e la Sicilia rimangono in zona di rischio 'arancione'. Nessun passaggio a livello di rischio più alto, 'rosso', come si ipotizzava.
Le misure previste
- È vietato ogni spostamento, anche all’interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute; vietati gli spostamenti da una Regione all’altra e da un Comune all’altro.
- Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.
Chiusura dei negozi, fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità.
- Restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici.
Didattica a distanza per la scuola secondaria di secondo grado, per le classi di seconda e terza media. Restano aperte, quindi, solo le scuole dell’infanzia, le scuole elementari e la prima media. Chiuse le università, salvo specifiche eccezioni.
- Sono sospese tutte le competizioni sportive salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal Coni e Cip. Sospese le attività nei centri sportivi. Rimane consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all’aperto in forma individuale.
- Sono chiusi musei e mostre; chiusi anche teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo, anche nei bar e nelle tabaccherie. Per i mezzi di trasporto pubblico è consentito il riempimento solo fino al 50%, fatta eccezione per i mezzi di trasporto scolastico.