Un «Forza Ciccio» scritto su un biglietto a stampatello dietro a un mazzo di rose bianche, i fiori preferiti da papa Francesco, che li porta sempre in omaggio alla Vergine, prima e dopo ogni suo viaggio, a Santa Maria Maggiore. Da 14 giorni il pontefice è ricoverato al Gemelli e sotto le sue finestre, al decimo piano, c’è un’onda d’amore che si ferma sotto la statua dedicata Giovanni Paolo II.

Il basamento della statua di Wojtyla è un altare delle preghiere: attorno ci sono più di cento lumini, mazzi di fiori e tenerissimi messaggi e disegni dei bambini che Bergoglio ha ringraziato assieme ai medici, come se il loro amore fosse parte della terapia. E certo di amore ce n’è tanto e un pezzo arriva dalla Calabria. Lo racconta il Corriere della Sera. Merito del piccolo Francesco, 6 anni, che ieri ha chiamato la mamma da Amantea in Calabria per dirle «ti sei ricordata di portare il mio disegno al Papa?».

La mamma, Antonella Briglio, è un’insegnante e lavora a Roma. A casa rientra solo per i weekend e così sabato scorso il figlio le ha dato un compito speciale: le ha affidato un disegno pieno di cuoricini per il pontefice. Con la dedica: «Io ti voio bene». Antonella ha mantenuto la promessa e ha sistemato quel foglio sotto la statua, in mezzo agli altri disegni dei bambini di tutto il mondo: Pietro («Caro Papa torna a casa»), Paolo che ha solo 4 anni e ha disegnato Bergoglio in carrozzina «circondato dal cielo e dal sole», Letizia che ha fatto un bellissimo arcobaleno («Guarisci presto»).

Ma ci sono anche i pensieri dei pensionati e di tanti altri che hanno il pontefice nel cuore. Anche loro, nel piazzale, pregano per la salute del Papa. Ci sono gli studenti di Medicina del Sacro Cuore che hanno finito tutti gli esami e si vengono a fare, come vuole la tradizione, la foto ricordo sotto al monumento. E ci sono le suore del Madagascar della Santissima Trinità che aspettano il rosario delle 16.30 per cantare l’Ave Maria. Tutti stretti attorno al Papa.