Il vicepresidente della Cei, monsignor Francesco Savino, vescovo di Cassano allo Ionio, giovedì 22 giugno di recherà nel campo base di Villapiana Scalo, quartier generale della Webuild Sirjo, impegnata nella realizzazione del Terzo megalotto della statale Ionica 106, per manifestare personalmente la propria solidarietà e vicinanza alle aziende, ai tecnici, e agli operai che lavorano nel grande cantiere dopo i recenti episodi di intimidazione. A renderlo noto è la diocesi di Cassano allo Ionio. Monsignor Savino sarà accolto dall'ingegner Salvatore Lieto, amministratore delegato di Sirjo Scpa-Webuild Ss Jonica, dagli altri vertici del contraente generale e dalle maestranze.

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«Il vescovo di Cassano ha deciso di esserci e far sentire forte la sua voce, il suo grido d'allarme - è detto in una nota dell'ufficio comunicazioni sociali della Diocesi - alla luce degli ultimi atti intimidatori verificatisi sul cantiere del Terzo megalotto della statale, con ignoti che nella notte tra il 9 e 10 giugno scorso, hanno incendiato due mezzi meccanici, un merlo sollevatore telescopio e un escavatore parcheggiati in un cantiere sito sul lato nord del torrente Raganello. Scenario identico a quello del 25 maggio scorso, quando invece era stata data alle fiamme una gru cingolata che si trovava nel cantiere di contrada Fornara, sempre in agro di Cassano allo Ionio». 

L'escalation criminale ha scosso il vescovo Savino, «che ha deciso, senza batter ciglio, come peraltro ha sempre fatto, di far visita - si aggiunge nella nota - ai cantieri per lanciare un messaggio forte e preciso contro questo fenomeno criminale inquietante, che in meno di venti giorni ha attenzionato ben due volte i mezzi utilizzati per i lavori di costruzione dell'importante arteria stradale che dall'innesto tra la Statale Jonica con la Strada Statale 534 a Roseto Capo Spulico, si estende per 38 chilometri. Grazie a quest'opera che costerà 1,3 miliardi di euro, somma evidentemente assai appetibile per le 'ndrine, il corridoio ionico andrà incontro a una vera trasformazione, diventando un'infrastruttura stradale di grande comunicazione».