Quasi due milioni di euro. È questa la cifra che la Regione Calabria ha stanziato per remunerare le indennità aggiuntive dei medici convenzionati del 118. Si tratta dei professionisti che operano a bordo dei mezzi di primo soccorso e assunti nelle aziende sanitarie calabresi non con un contratto di dipendenza ma a convenzione.

Il caso 

La querelle sulla legittimità d'erogazione degli emolumenti ha fatto da sfondo in Calabria a un progressivo depauperamento del servizio di prima emergenza. È nel luglio del 2020 che esplode il caso dopo la decisione assunta dalla commissione prefettizia insediata ai vertici dell'Asp di Catanzaro di trattenere sullo stipendio e infine chiedere la restituzione dell'indennità fino ad allora percepita dai medici convenzionati per lo svolgimento di compiti integrativi, contemplati nell'art.29 dell'Accordo integrativo regionale.

Fuga dal servizio

Secondo la commissione prefettizia, quegli emolumenti erano stati erogati in maniera illegittima e i professionisti si erano così visti decurtare dallo stipendio le indennità percepite nelle annualità precedenti. Ne è conseguita una progressiva fuga dal servizio, rimasto sguarnito di personale in grado di operare soccorsi di prima emergenza. È in questo contesto che interviene il recente decreto approvato dal commissario ad acta, Roberto Occhiuto, e dal sub commissario, Ernesto Esposito, con lo scopo di sanare un vulnus contenuto nell'accordo regionale che si prestava a diverse interpretazioni.

Il dca

Il provvedimento sostituisce, infatti, le precedenti disposizioni e chiarisce che «per l'espletamento dei compiti integrativi inscindibili dai compiti istituzionali è corrisposto un compenso pari a 10 euro per ogni ora di servizio». Il precedente accordo prevedeva, invece, l'erogazione di una indennità pari a 5,50 euro. L'accordo entrerà in vigore a partire dal mese di giugno e la struttura commissariale ha stanziato per la remunerazione del personale convenzionato una somma pari a 1 milione e 930mila euro. Sulla base del numero di professionisti si prevede per il solo mese di giugno una spesa pari a 63mila euro.