Rigettati i reclami delle difese presentati dopo l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa a metà novembre. L’indagine tratta la latitanza di uno degli esponenti di spicco del clan degli “zingari” di Cassano
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Il Riesame di Catanzaro ha confermato tutte le ordinanze relative all'inchiesta sugli Abbruzzese di Cassano Ionio e i Lovreglio di Bari. I ricorsi sono stati presentati dagli indagati raggiunti dalla misura cautelare della custodia in carcere. Il Tdl tuttavia ha confermato il provvedimento del gip che a metà novembre aveva dato il via all'operazione antimafia coordinata dal pm Alessandro Riello, in servizio presso la Dda di Catanzaro.
Inchiesta su Abbruzzese e Lovreglio, i reati contestati
L'ufficio di procura, a seguito delle indagini svolte dai carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, contesta i reati di favoreggiamento personale aggravato dalla finalità di agevolazione mafiosa, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ed estorsione aggravata dalle modalità mafiose.
La latitanza di Leonardo "Nino" Abbruzzese
Le investigazioni dei militari dell'Arma dei carabinieri avevano preso il via al fine di individuare e trarre in arresto Leonardo "Nino” Abbruzzese, che si era sottratto all’esecuzione della misura cautelare in carcere emessa nei suoi confronti nell’ambito del procedimento penale "Athena".
Il viaggio con l'ambulanza da Spezzano Albanese a Bari
Le attività, sviluppatesi attraverso un’importante attività di indagine, hanno consentito il rintraccio del latitante, avvenuto a Bari il 6 novembre 2023, e la individuazione della presunta rete di fiancheggiatori che gli avrebbe garantito sostegno ed assistenza logistica.
Le risultanze acquisite, in particolare, avrebbero permesso di ricostruire, in termini di gravità indiziaria, i passaggi della latitanza di Leonardo "Nino" Abbruzzese, nel senso che il 17 ottobre 2023 lo stesso, già latitante, sarebbe stato trasferito dal comune di Spezzano Albanese alla città di Bari a bordo di un’ambulanza riconducibile ad un’associazione del cosentino e condotta da un volontario di soccorso, in modo da eludere più agevolmente eventuali controlli di polizia durante il tragitto.
Leonardo "Nino" Abbruzzese, nel capoluogo pugliese avrebbe quindi potuto contare sull’ospitalità garantitagli dai Lovreglio all’interno di una villa, dove è stato rintracciato in occasione del suo arresto eseguito il 6 novembre 2023 dai Carabinieri dei Comandi Provinciali di Bari e Cosenza. Le indagini inoltre avrebbero consentito di ricostruire l’esistenza di un’associazione finalizzata allo spaccio di cocaina ed eroina, operante nei comuni di Spezzano Albanese e Terranova da Sibari.
Infine, i carabinieri ritengono di aver ricostruito un’estorsione ed una tentata estorsione aggravate dal metodo mafioso, poste in essere, rispettivamente, ai danni di un assuntore di stupefacenti, affinché saldasse un debito pari a 25.000 euro circa contratto per pregressi acquisti di droga, e nei confronti di un imprenditore agricolo per recuperare da quest’ultimo non meglio specificati crediti.
Gli indagati che rimangono in carcere sono:
- ABBRUZZESE ANTONIO, detto “Tonino”
- ABBRUZZESE COSIMO, alias “Cocò” o “Micciu”
- ABBRUZZESE FRANCESCO 1993
- ABBRUZZESE LEONARDO, detto “Nino”
- ABBRUZZESE NICOLA, 1959
- ALFANO FRANCESCO PIO
- COFONE GIUSEPPE
- COSTANZO MARIANNA
- FORCINITI ANGELICA
- LOVREGLIO FRANCESCO
- LOVREGLIO NICOLA
- MOLINO ENZO FRANCO
- PRESTA GENNARO, classe 1994
- SCIACOVELLI ELISABETTA
- TRAVERSA EUGENIO