Il Tribunale di Lamezia Terme ha condannato Marco Gallo per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso nell’ambito del procedimento stralcio dell'inchiesta Reventinum con cui la Dda di Catanzaro ha attribuito un nome e un volto ai presunti assassini dell'avvocato lametino Francesco Pagliuso. 
Dinnanzi al Tribunale di Lamezia Terme si è svolto il processo con rito ordinario che ha visto imputati, tra gli altri, anche Pino e Luciano Scalise, già condannati con rito abbreviato quali promotori e organizzatori dell'omonimo clan Scalise, operante nell'area del reventino, e dalla Corte d'Assise d'Appello di Catanzaro per l'omicidio del penalista lametino. Oggi il Tribunale li ha condannati per una serie di episodi estorsivi.

Condannato anche Angelo Rotella per estorsione e illecita concorrenza. Assolti, invece, perché il fatto non sussiste Domenico Salvatore Mingoia, Antonio Scalise, Carmela Grande e Bruno Cappellano.

La sentenza

1. Marco Gallo, 15 anni;

2. Pino Scalise, 11 anni e 9.500 euro di multa;

3. Luciano Scalise, 12 anni e 15mila euro di multa;

4. Angelo Rotella, 6 anni, 7 mesi e 6.500 euro di multa;

5. Domenico Salvatore Mingoia, assolto;

6. Antonio Scalise, assolto;

7. Carmela Grande, assolta;

8. Bruno Cappellano, assolto.

Le parti civili

Inoltre, il Tribunale di Lamezia Terme ha condannato Marco Gallo, Pino e Luciano Scalise e Angelo Rotella all'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Marco Gallo al risarcimento del danno nei confronti delle parti civili costituite da Antonia Assunta Pagliuso, Angela Rita Pagliuso, Giovanni Albanese, Mattia Albanese, Antonio Folino, Pierluigi Folino, Antonella Di Vasto da liquidare in 20 mila euro per ciascuna delle parti offese.

Ha condannato in solido Marco Gallo, Pino e Luciano Scalise e Angelo Rotella al risarcimento del danno nei confronti delle parti civili individuate nella Regione Calabria, Amministrazione Provinciale di Catanzaro, Comune di Lamezia Terme da liquidare in 10mila euro e 20mila euro per il Comune di Decollatura, Comune di Soveria Mannelli e Associazione Antiracket Ala di Lamezia Terme. Le parti civili sono rappresentate dagli avvocati, Aldo Ferraro, Pino Zofreo, Gianfranco Agapito, Salvatore Staiano, Nunzio Raimondi, Caterina Restuccia, Vincenzo Galeota, Bonaventura Candido, Pietro Agapito.

Il collegio difensivo è composto da Piero Chiodo, Chiara Penna, Francesco Siclari e Antonio Larussa