La Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dalla Procura di Salerno. Confermata l'assenza di gravità indiziaria
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Resta in libertà Maria Tassone, l'avvocato catanzarese rimasta coinvolta assieme all'ex presidente di sezione della Corte d'Appello di Catanzaro, Marco Petrini, nell'operazione denominata Genesi. Questa mattina la Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dalla Procura di Salerno avverso la sentenza emessa nel febbraio scorso dal Tribunale del Riesame che aveva annullato la misura cautelare degli arresti domiciliari disposta dal Gip di Salerno.
Il Tribunale della Libertà salernitano aveva, infatti, escluso la gravità indiziaria sul presupposto che la ricostruzione degli inquirenti, trasfusa nell'ordinanza cautelare, è frutto di una errata percezione e travisamento del materiale intercettivo". Non vi sarebbe stato, insomma, alcun accordo corruttivo ma tra i due esisteva una stabile relazione sentimantale.
La Procura di Salerno aveva proposto ricorso in Cassazione, oggi dichiarata inammissibile. Confermata l'assenza di gravità indiviziaria e accolta, quindi, la tesi difensiva perorata dagli avvocati Valerio Murgano e Tonino Curatola.