L’azienda attualmente è in regime di amministrazione giudiziaria dopo il coinvolgimento nell'operazione antimafia Jonny. All’epoca forniva i pasti alla mensa del Cara. La vittima è un 48enne di nazionalità macedone
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I carabinieri non escludono alcuna pista circa il rogo che nella serata di ieri è divampato nel capannone di un'azienda di Isola Capo Rizzuto, in località Mazzotta, uccidendo un uomo che si trovava all'interno ed il cui corpo è stato trovato completamente carbonizzato dai Vigili del Fuoco. La vittima è Seferi Ruston, 48 anni, di nazionalità macedone, dipendente con mansioni di tuttofare della ditta "Il Quadrifoglio" che si occupa di catering. L'azienda attualmente è in regime di amministrazione giudiziaria dopo che nel maggio 2017 è rimasta coinvolta nell'operazione antimafia 'Jonny' sulle infiltrazioni della 'ndrangheta nel Centro di accoglienza per migranti di Isola Capo Rizzuto. Il Quadrifoglio all'epoca dei fatti forniva i pasti alla mensa del Cara. Dai primi rilievi effettuati da pompieri e Carabinieri sembrerebbe che le cause dell'incendio siano di natura accidentale, ma i sopralluoghi dei militari continueranno anche nella giornata di oggi per cercare di stabilire con esattezza l'origine del rogo.
A quanto pare l'uomo era entrato nel locale della ditta dove si trovano le caldaie per prelevare alcune taniche di carburante e fare rifornimento alla sua vettura, una Fiat Panda che è stata trovata parcheggiata all'esterno del locale con il tappo del serbatoio aperto. Sull'accaduto indagano i Carabinieri della Tenenza di Isola Capo Rizzuto insieme con i colleghi del Nucleo investigativo e del Nucleo operativo della Compagnia di Crotone.
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