Una struttura di accoglienza per gli immigrati, gestita dalla parrocchia di Ellera di Camini, è stata incendiata da sconosciuti. L’allarme è stato dato da un volontario della protezione civile che, non appena si è accorto del rogo ha denunciato l’accaduto. Il vescovo di Locri, monsignor Francesco Oliva, ha appreso la notizia mentre si trova in pellegrinaggio nella Terra Santa.


“Apprendo da Gerusalemme la notizia – ha detto monsignor Oliva – del grave attentato alla struttura sociale "Casa di accoglienza San Gaetano" di Ellera di Camini. Come vescovo della diocesi di Locri-Gerace e come delegato della Conferenza episcopale Calabra per la pastorale degli immigrati, non posso che esecrare il gesto malavitoso compiuto nei confronti di una struttura destinata a finalità di accoglienza degli immigrati e ad altre attività formative. Non conosciamo i motivi del vile attentato, in ogni caso attaccare o ostacolare le attività di solidarietà e di accoglienza delle associazioni onlus, è un atto gravissimo che offende ogni comunità civile”


“Condanniamo tale gesto compiuto con metodi mafiosi – continua monsignor Oliva – esprimendo solidarietà e vicinanza a tutte le associazioni di volontariato, cattoliche e non, che svolgono le proprie attività con spirito di solidarietà e carità cristiana. A esse va il nostro incoraggiamento ad andare avanti con coraggio senza lasciarsi intimidire”.
Monsignor Oliva ha dichiarato che, di ritorno dalla Terra Santa, guiderà sabato sera una veglia di preghiera e una fiaccolata presso la "Casa di accoglienza San Gaetano" di Ellera di Camini.