Le notte del rapper in riva allo Stretto durante il djset che ha chiuso i festeggiamenti per la festa della Madonna della Consolazione
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Un appello a chi sta “molto in alto” per Maysoon Majidi e contro Salvini, messaggi pro Palestina e una replica neanche tanto velata al dissing lanciato sui social da Tony Effe. La serata di Fedez a Reggio Calabria, che ha chiuso i festeggiamenti civili in onore della Madonna della Consolazione, è scivolata via tra impegno civile, musica e qualche frecciatina ai colleghi. Chi si aspettava una risposta alle polemiche dei giorni scorsi sulla presenza di Federico Lucia nella città dello Stretto, poco gradita negli ambienti ecclesiastici, è rimasto deluso. Dal palco del lungomare Falcomatà il rapper non si è risparmiato, trascinando il numeroso pubblico presente in un djset ricco di musica ma anche di tanto altro.
Dal ledwall dietro la consolle, quando ancora le luci sono basse, la prima preghiera lascia poco spazio alle interpretazioni: «Maria facci la grazia: libera Maysoon e liberaci da Salvini». Il riferimento è alla regista curda fuggita dall’Iran, detenuta nel carcere di Reggio. E poi ancora un messaggio in lingua locale, riferito al vicepremier («Nani su iddi e vonnu a tutti nani») e un appello pro Palestina («Basta sangue su Gaza»).
Ma a tenere banco nelle ultime ore, soprattutto nel dibattito tra i giovanissimi, è stato a suon di storie su Instagram il dissing, termine con cui si indica nella cultura hip-hop un brano che ha l’obiettivo di prendere in giro, criticare o addirittura insultare una o più persone, di solito appartenenti allo stesso ambiente. A mettere nel mirino Fedez il collega Tony Effe, il quale ha pubblicato un video su Youtube con il suo “64 bars” dove sembra togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Le sue rime taglienti sembrano essere rivolte a Fedez stesso: «La Chiara dice che mi adora».
Immediata la replica di Fedez, che lo avverte: «Il cane ha miagolato. Sistemati la permanente che arrivo bellezza».