«Ho tre figli piccoli, sono vedova. Non lavoro più e i soldi della cassa integrazione non sono ancora arrivati». Così racconta il suo dramma una giovane madre di Vibo Valentia che incontriamo mentre fa la fila per ottenere generi di prima necessità. «Sono in difficoltà, mi dovrei vergognare per questo?».

Già, perché vergognarsi? Perché ingoiare lacrime e rabbia e non chiedere aiuto.

 

A Vibo Valentia, più che altrove, ci sono drammi celati dalla vergogna. Il dramma di troppe famiglie che hanno dato fondo agli ultimi risparmi. Perché con il fermo della quasi totalità delle attività, non a tutti spetta il bonus da 600 euro. Non tutti usufruiscono del reddito di cittadinanza e non tutti hanno potuto accedere alla cassa integrazione. E allora capita di restare a secco. Capita di non avere i soldi per la spesa. Capita che non ci sia più niente da stringere da quella cinghia già troppo corta. Un dramma che conoscono bene i volontari della croce rossa da settimane impegnati nella consegna dei viveri. La lista dei bisognosi, si allunga giorno dopo giorno.

 

Sono le due del pomeriggio. I volontari si radunano davanti alla caserma dei vigili del fuoco, in via Giovanni XXIII, quartiere popolare della città.

C'è una donna minuta che fa avanti e indietro: è Caterina Muggeri, la presidente provinciale della Croce rossa. Ha una lista in mano, ci sono scritti i nomi di tutte le persone che hanno richiesto la spesa. In pochi minuti si radunano una decina di uomini e donne, giovani e anziani.

«Non sono nell'elenco - ammette la volontaria - ma questo foglio non ha più importanza. Distribuiremo la spesa a tutti quelli che si sono presentati. Andremo avanti finché non termineremo le scorte».

 

A consegnare la spesa anche i carabinieri guidati dal comandante della stazione di Vibo, Riccardo Astorina. C'è pure il vice preside dell'istituto comprensivo Amerigo Vespucci di Vibo Marina. Anche la sua scuola diretta da Maria Salvia ha contribuito a raccogliere quanti più generi alimentari possibili.

Casa dopo casa, quartiere dopo quartiere per non lasciare nessuno indietro. «Ci troviamo davanti a una immane tragedia che ha colpito molte famiglie», racconta Muggeri.

Un'opera di volontariato resa possibile grazie alle donazioni della popolazione, semplici cittadini, scuole e imprese, che ogni giorno contribuiscono a far crescere il carrello della spesa a dimostrazione del grande cuore di una città, Vibo, ultima in tutte le classifiche ma che nei momenti difficili sa dimostrare grande umanità.